Imu: prorogato al 4 Febbraio 2013 il termine per la dichiarazione. 90 giorni in più

Slitta al 4 Febbraio prossimo il termine per la presentazione della dichiarazione Imu: lo ha comunicato ieri il Ministero dell’Economie e delle Finanze, dopo le decisioni già prese in Parlamento. Il Ministero ha disposto l’allungamento dei termini dal 30 Novembre al 4 Febbraio appunto, in quanto il decreto "taglia spese" agli enti locali "ha fissato il termine per la presentazione della dichiarazione Imu relativa all’anno 2012 a 90 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto che ha approvato il modello di dichiarazione Imu, avvenuta lo scorso 5 novembre".

Resta invariato invece il termine del pagamento del saldo dell’imposta, con la revisione degli importi legati alle aliquote fissate dai Comuni, che appunto rimane confermato per il 17 Dicembre (la scadenza era il 16 Dicembre ma quest’anno cade di domenica).

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In quali casi è obbligatoria?

Si tratta della variazione della dichiarazione e "sorge nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal Comune", e anche "quando gli immobili godano di riduzione dell’imposta (ad esempio quelli inagibili o inabitabili, o quelli di interesse storico o artistico)", mentre non sussiste per le abitazioni principali, a meno che non si hanno residenze diverse all’interno dello stesso Comune.

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L’impegno del ministro Profumo

Intanto, il ministro dell’istruzione Francesco Profumo ha deciso di farsi carico della protesta della scuola paritaria per l’introduzione dell’Imu. Il ministro ha infatti dichiarato, "Mi farò portatore positivo con il presidente del Consiglio Mario Monti di questa vostra richiesta", in risposta a Luisa Santolini che aveva chiesto che le scuole paritarie fossero esonerate dal pagamento dell’imposta, durante un convegno tenutosi a Roma, durante il quale aveva dichiarato, "L’’Imu è un problema molto grosso e le scuole paritarie fanno risparmiare ogni anno allo Stato sei miliardi di euro". Il ministro Profumo ha ricordato che venerdì incontrerà il premier al Consiglio dei Ministri e si farà "latore" di questa richiesta.