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Imposta di bollo sui conti correnti: ecco cosa cambia

giovedì 2 agosto 2012, di Daniele Sforza

Una delle misure del Decreto Salva Italia riguarda l’imposta di bollo sui conti correnti, sui conti deposito e sui prodotti finanziari.

A quanto ammonta l’imposta?

L’imposta di bollo si applica negli estratti di conto corrente e nei rendiconti dei libretti di risparmio bancari o postali.

L’imponibile, entrato in vigore dal 1° gennaio 2012, è così ripartito:

 Persone fisiche: 34,20 euro l’anno;

 Persone giuridiche: 100 euro l’anno.

Le esenzioni previste

Dalla nuova imposta di bollo, saranno esentati quei conti correnti la cui giacenza media annua non supera i 5mila euro. A tal proposito bisogna fare alcune dovute specificazioni: qualora un soggetto abbia più conti correnti intestati a suo nome, anche qualora nessuno di questi superasse i 5mila euro, bisognerà tuttavia calcolare la somma di tutti i conti correnti detenuti e pertanto potrebbe essere esclusa l’esenzione. Nel conteggio della media dei conti correnti intestati, inoltre, non dovranno essere calcolati quelli in rosso.

L’imposta di bollo sui prodotti finanziari e sui conti deposito

L’imposta di bollo riguarderà anche i prodotti finanziari e i conti deposito bancari e postali. Mentre per i primi il bollo sarà dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15% per gli anni successivi, per i conti dpposito si andrà da un minimo di 34,20 euro a un massimo (solo per quest’anno, visto che dal 2013 il tetto sparirà) di 1.200 euro.

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