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Il regalo del Governo Renzi per Natale? Un prelievo forzoso. L’allarme dell’eurodeputato Buonanno
martedì 18 novembre 2014, di
Fra poco più di un mese Matteo Renzi, nelle vesti eccezionali di Babbo Natale, potrebbe farci un regalo poco gradito: un prelievo forzoso sui conti correnti.
A sostenerlo sono voci diffuse tra Bruxelles e Roma, avallate dalle dichiarazioni dell’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno, che ha dichiarato:
“Noi parlamentari abbiamo a disposizione i testi ufficiali dell’Ecofin e dell’Eurogruppo, stilati in aprile e a luglio, che contengono solo il piano organizzativo del ‘Meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie’. La verità, secondo quanto ci rivelano fonti interne alla Commissione, sarebbe ben diversa ed è per questo che abbiamo presentato l’interrogazione: voglio vedere se, questa volta, ci diranno tutto“.
Gli italiani non hanno ancora digerito quanto avvenuto nel 1992, quando il Governo Amato applicò a sorpresa una tassa sui conti correnti dello 0,6% senza che nessuno potesse farci assolutamente nulla. Lo spettro prelievo forzoso torna dunque a terrorizzare i cittadini, tanto più che, secondo le stesse indiscrezioni sopra riportate, stavolta si tratterebbe di un’imposizione ben superiore allo 0,6%, con aliquote progressive in base all’ammontare del conto.
I rumors parlano di un testo che prevedrebbe una disposizione che elimina, in casi gravi, la tutela dei correntisti con giacenze sotto i 100mila euro.
In particolare, Fondo interbancario di garanzia sui depositi non garantisce alcuna tutela ai conti fino a 100mila euro contro un prelievo forzoso, ma interviene solo in caso di crollo della banca, facendo si che i risparmiatori non vengano coinvolti.
Il Meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie varato da Bruxelles per i Paesi dell’Eurozona però, esclude infatti i conti fono a 100mila euro in caso di perdite dell’istituto, ma obbliga la stessa banca ad attingere alle risorse private, prima di chiedere l’aiuto del Governo. Lo scopo sarebbe proprio quello di evitare che a pagare per una crisi bancaria siano sempre i contribuenti.
Ma secondo Buonanno, i testi varati da Ecofine Eurogruppo non tutelerebbero in alcun modo i conti più piccoli.
Da qui, le voci e i timori che circolano nelle ultime ore: un prelievo forzoso per Natale. La sua attuazione, a dire il vero, ci sembra alquanto improbabile, nonostante la notizia di un ulteriore attacco finanziario all’Italia che potrebbe assestare un duro colpo al’economia nazionale e cui, secondo alcuni, il Governo avrebbe intenzione di rispondere proprio imponendo una tassa patrimoniale.