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Il rapporto sul lavoro americano: un quadro chiaro dell’economia USA
venerdì 2 novembre 2012, di
Il rapporto sul lavoro americano appena reso pubblico, (l’ultimo prima dell’Election day della prossima settimana), rispecchia le prospettive degli economisti: un’alta possibilità che per un altro triennio, a partire dal mese di Ottobre, si abbia un incremento della disoccupazione negli Stati Uniti.
Prevista una frenata delle assunzioni da parte dei datori di lavoro, che inevitabilmente alimenta le preoccupazioni sulla crescita, in particolar modo se i legislatori non riusciranno a livellare l’aumento della pressione fiscale e i tagli alla spesa pubblica programmati per il prossimo anno.
I dati del rapporto sul lavoro americano
Il rapporto espone un tasso di disoccupazione in crescita per la prima volta dopo tre mesi al 7,9 %, da un 7,8 % riscontrato nel mese di settembre.
Questi dati rispecchiano mediamente le previsioni dei 91 economisti interpellati dalla Bloomberg Television.
Sul lato delle assunzioni, i libri paga vedono un incremento di 125.000 lavoratori, che segue il dato di 114.000 nuovi assunti riscontrato il mese scorso.
In generale la situazione rispecchia quanto valutato dagli economisti
"Stiamo aggiungendo abbastanza posti di lavoro per restare a galla, ma non abbastanza per riuscire a ridurre la tensione creatasi", queste le parole del capo economista Richard Moody della Regions Financial Corp. che ha sede in Birmingham, Alabama.
Moody aggiunge che "Il mercato del lavoro è in linea con la crescita riscontrata nell’economia generale"
I datori di lavoro hanno davvero poche ragioni per voler aumentare il personale con la domanda globale che rallenta e il cosiddetto scoglio fiscale posto in essere dagli aumenti e dai tagli alla spesa previsti per il prossimo anno, che faranno vacillare ulteriormente la fiducia.
Le informazioni emanate dal rapporto arrivano in un momento cruciale per gli USA, una settimana prima della chiamata alle urne per i cittadini americani, che dovranno decidere se concedere altri 4 anni di presidenza a Barack Obama oppure cambiare rotta e votare per lo sfidante repubblicano Mitt Romney.
Aumenta la fiducia del popolo
Mentre si scommette su chi possà diventare il nuovo presidente degli USA, la fiducia da parte degli americani sull’economia sembra essersi rafforzata, spinta dal fatto che il mercato del lavoro possa migliorare le situazioni di alcuni.
La spesa all’interno delle famiglie, nel mese di Settembre, è stata la più alta degli ultimi sette mesi.
The Thomson Reuters/University of Michigan ha misurato il più alto indice della fiducia dei consumatori, a partire dall’inizio del periodo recessivo cominciato cinque anni fa’.
La Business Class non è della stessa idea del cittadino medio
Le aziende, dall’altro lato, appaiono molto preoccupate della situazione che sta venendo a crearsi, (causa soprattutto lo scoglio fiscale), e di conseguenza stanno iniziando ad attuare tagli alla spesa non indifferenti, anche se, come si legge nel rapporto, il livello di mezzi finanziari spesi per attrezzature e software per operare nelle aziende sembra essere rimasto stabile nel periodo.