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Il doppio minimo su S&P500 che ha portato ai massimi storici
giovedì 24 novembre 2016, di
Il doppio minimo è tra le più classiche figure in analisi tecnica, facilmente riconoscibile sul grafico grazie alle caratteristiche univoche che lo contraddistinguono. Classificata come una delle figure di inversione del trend per eccellenza, si trova alla fine di un trend ribassista.
Dopo la formazione di un primo minimo relativo si assiste ad un leggero ritracciamento per poi tornare, con la ripresa del trend ribassista, ai livelli del minimo che si era formato precedentemente. Il nuovo test sarà accompagnato da una notevole riduzione nei volumi rispetto al precedente minimo.
Tale evento, studiando la psicologia del trader medio, sarà dovuto al fatto che se si entra short sul primo minimo e si subisce il ritracciamento dei prezzi che porterà la posizione in perdita, si trasformeranno le aspettative di guadagno in speranze di non perdita. Tali trade quindi verranno sicuramente chiusi nel momento in cui le quotazioni torneranno ai precedenti livelli di minimo, in cui i trader vedranno le loro posizioni tornare finalmente in pari. Tali operazioni, insieme a quelle di chi entrerà a mercato comprando sui minimi, porteranno all’inversione del trend.
Vediamo un esempio pratico sull’indice S&P500.
La conferma rialzista ovviamente arriverà solo con la rottura del livello intermedio alla base del doppio minimo (evidenziato nel grafico dalla linea rossa tratteggiata). Come possiamo vedere dal grafico dell’S&P500 riportato sotto, il target dell’inversione sarà calcolato traslando la distanza tra la base della figura ed il livello di minimo (nel grafico è rappresentato dalla freccia verde).
Per quanto riguardo lo stop loss invece, dovrebbe essere impostato due tick sotto i livelli di minimo, in modo che si eviterà di uscire senza criterio nel caso in cui i prezzi non avessero la forza per trovare subito il breakout rialzista, ma sicuramente non si porterà avanti un trade in perdita in caso di mancato doppio minimo.
In questo caso i prezzi sono poi andati, per i vari motivi che conosciamo, ben oltre il target prefissato a quota 2100, ma dopo aver trovato una leggera flessione al raggiungimento del target.
