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Il Governo riduce gli stipendi dei manager pubblici, ma sui vertici del Parlamento rimane il dubbio. Ecco quanto guadagnano
giovedì 10 aprile 2014, di
Il Governo guidato da Matteo Renzi ha inserito all’interno del DEF il taglio agli stipendi dei manager pubblici, ma non si sa se la misura riguarderà anche i vertici di Camera e Senato che, quanto a retribuzioni, non sono certo da meno, anzi.
Parliamo di cifre che arrivano quasi a 500mila euro l’anno, cui si sommano bonus e benefit di ogni tipo.
Vediamo dunque quanto guadagnano i dirigenti di Camera e Senato.
Camera e Senato: segretari
Ugo Zampetti, da 15 anni segretario generale della Camera con mansioni riguardanti la rappresentanza legale e il controllo del personale, guadagna annualmente 478mila euro lordi, praticamente il doppio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Sottolineiamo inoltre che a questi 478mila euro, si aggiungono i 662,02 euro di indennità mensile che si traducono in 7.944,24 euro l’anno.
Il ruolo corrispondente al Senato è occupato da Elisabetta Serafin, segretario generale di Palazzo Madama dal febbraio 2011. Serafin guadagna attualmente 427mila euro lordi l’anno, che a inizio incarico erano 419mila. L’aumento si spiega con il fatto che per questa figura, viene previsto un incremento biennale automatico pari al 2% (2,5% per la Camera). A differenza di quanto avviene a Montecitorio però, il segretario generale del Senato non riceve alcuna indennità.
Camera e Senato: vicesegretari
Sotto i segretari generali troviamo i vicesegretari. Alla Camera sono due: Guido Letta e Aurelio Speziale. Anche i loro ruoli prevedono degli aumenti biennali automatici pari al 2,5%. Ad inizio incarico entrambi guadagnavano circa 305mila euro lordi. Oggi, il primo ha maturato 11 anni di anzianità, il che gli permette di percepire una retribuzione di oltre 340mila euro. Speziale invece, dopo 7 anni di servizio, guadagna circa 328mila euro.
Entrambi hanno inoltre diritto ad un’indennità mensile pari a 652,56 euro netti all’anno, (7830 euro annuali).
Camera e Senato: consiglieri
Altissimi anche gli stipendi dei consiglieri. A Montecitorio, dopo 30 anni di servizio si può arrivare a 318mila euro l’anno, mentre a Palazzo Madama si arriva a 271mila dopo 23 anni. Per quanto riguarda il Senato, dopo 36 anni di servizio (in cui lo stipendio è pari a 358mila euro), si accede allo scatto biennale del 2%.
Camera e Senato: medici e interpreti
Retribuzioni da capogiro anche per medici, interpreti e traduttori. All’inizio della loro carriera in Parlamento, queste figure ricevono uno stipendio annuo lordo di 65mila euro, che diventano 358 mila dopo 40 anni di servizio, ben sopra la media annua dei colleghi che lavorano fuori dal Parlamento.