Home > Altro > Archivio > INPS 2013: Ecco gli importi per Aspi, mini Aspi, cassa integrazione e mobilità
INPS 2013: Ecco gli importi per Aspi, mini Aspi, cassa integrazione e mobilità
lunedì 4 febbraio 2013, di
È con la circolare n.14 del 2013 che l’INPS ha diffuso gli importi a disposizone per sopperire ai problemi sociali che affliggono il Paese, erogando diversi tipi di ammortizzatori sociali: Aspi, mini Aspi, cassa integrazione e indennità di mobilità.
Ogni lavoratore percepirà un assegno di sostegno al reddito rapportato all’ultima retribuzione, risultano invariate le agevolazioni previste per i dipendenti edili. Per il resto si registra qualche cambiamento: i massimali lordi si equivalgono, ma il netto cambia in base alle ritenute, che saranno diverse in base alla tipologia di indennità.
Ma vediamo meglio quali sono e come verranno calcolati gli assegni a sostegno del reddito erogati dall’INPS per il 2013: Aspi, mini Api, indennità di mobilità, cassa integrazione e altri ammortizzatori.
Aspi e mini Aspi
Aspi e mini Aspi sono state introdotte dalla riforma Fornero e, dal primo gennaio del 2013, sostituiscono la vecchia indennità di disoccupazione. L’importo massimo previsto per quest’anno è di 1.152,90 euro lordi, che in realtà corrisponde al netto visto che in questo caso non è prevista alcuna ritenuta.
In base a quanto stabilito dalla legge n. 92-2012 la retribuzione da prendere in considerazione per il calcolo dell’Aspi 2013 è pari a 1.180 euro. L’Aspi equivale al 75% dello stipendio a cui si aggiunge un 25% del differenziale tra 1.180 euro e l’importo mensile in busta paga che comunque non può superare il massimale. Dopo i primi sei mesi di erogazione scende del 15% e dopo altri sei mesi di un altro 15% dell’importo totale.
Con le stesse modalità dell’ Aspi si calcola anche la mini Aspi 2013; situazione diversa, invece, per la mini Aspi relativa al 2012. Per l’indennità di disoccupazione che riguarda il 2012 si applicano i massimali stabiliti per la disoccupazione ordinaria 2012, pari a 1.119,32 e 931,28 euro a seconda della retribuzione. Anche qui, nessuna ritenuta e quindi lordo e netto corrispondono.
Aspi e mini Aspi vengono erogate anche dalle aziende stesse con percentuali pari all’1,61% più un contributo ulteriore dell’1,4% sui contratti a termine.
Cassa integrazione
La cassa integrazione si calcola prendendo in considerazione la retribuzione ed è pari all’80%, restano comunque i massimali INPS che non possono essere superati. In questo caso si applica una ritenuta del 5,84%. Di seguito un piccolo schema esemplificativo:
| Stipendio | Tetto euro lordi | Netti |
|---|---|---|
| 2.075,21 euro e oltre | 1152,90 | 1.085,57 |
| Meno di 2.075,21 euro | 959,22 | 903,20 |
Per i lavoratori del settore edile si aggiunge un 20% sui tetti previsti dall’INPS:
| Stipendio | Tetto euro lordi | Netti |
|---|---|---|
| 2.075,21 euro e oltre | 1.383,48 | 1.302,68 |
| meno di 2.075,21 | 1.151,06 | 1.083,84 |
Indennità di mobilità
E’ valida a partire dai licenziamenti successivi al 31 dicembre 2012, i massimali sono gli stessi della cassa integrazione, così come la ritenuta pari al 5,84%.
| Stipendio | Tetto euro lordi | Netti |
|---|---|---|
| 2.075,21 e oltre | 1.152,90 | 1.085,57 |
| meno di 2.075,21 | 959,22 | 903,20 |
Altri ammortizzatori
Oltre ad Aspi, mini Aspi, disoccupazione e indennità l’INPS eroga anche altri tipi di supporto al reddito come:
- Assegno di disoccupazione per lavoratori nell’edilizia: prevede 627,17 euro lordi che, al netto della riduzione del 5,84%, è pari a 590,54 euro.
- Assegno di disoccupazione ordinaria agricola: 931,28 euro e 1.119,32 euro (come la mini Aspi).
- Assegno per i lavoratori che svolgono attività socialmente utili: 572,68 euro a cui non si applica alcuna ritenuta.
- Assegno per lavori di pubblica utilità: 413,16 euro mensili.