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Incidente aereo russo: sale l’ipotesi attentato
lunedì 9 novembre 2015, di
Nuovi sviluppi sulle cause della tragedia dell’aereo cargo russo schiantatosi in Sudan, partito da Sharm el-Sheikh e diretto a San Pietroburgo. In un primo momento si era parlato di un tentativo di atterraggio di emergenza da parte del pilota per un guasto all’aereo, ma le ultime notizie sembrano riportare un’altra verità.
Incidente aereo russo: quali cause? Gli scenari possibili
Ayman al-Muqaddam, capo della commissione d’inchiesta, ha affermato che tutti gli scenari sono ancora aperti e che è troppo presto per dire che cosa ha causato l’incidente, ma una tesi sta prendendo sempre più piede tra gli osservatori internazionali.
La registrazione delle scatole nere dell’aereo russo si è arrestata 23 minuti dopo il decollo quando l’aereo era a 30mila piedi di altitudine, ed un secondo prima dell’interruzione delle comunicazioni si avverte chiaramente un “fruscio” che potrebbe derivare dall’inizio di una detonazione.
Una fonte vicina all’inchiesta aveva indicato ad alcuni giornalisti francesi che l’analisi delle due scatole nere confermerebbe il carattere repentino e violento dell’evento che ha causato la caduta dell’aereo. Le foto, inoltre, mostrano rottami perforati dall’interno verso l’esterno in seguito all’impatto, ed incrociando tali immagini con i rilievi sul luogo dell’incidente e l’esperienza degli inquirenti, l’ipotesi dell’esplosione di una bomba sembra essere la più papabile.
Incidente aereo russo: si può parlare di attentato?
Muqaddam ha confermato che un rumore era stato sentito nell’ultimo secondo di registrazione della scatola nera, ma ha affermato anche che un’analisi spettrale del suono deve ancora essere effettuata.
Secondo fonti della BBCV, l’analisi comprenderà l’esame approfondito delle onde sonore e, secondo gli esperti, dovrebbe essere molto facile stabilire se il rumore sia stato causato effettivamente da una bomba oppure no.
Secondo un ex ufficiale dei servizi segreti britannici, James Abernethy, l’esplosione non sarebbe stata provocata da un ordigno tradizionale, bensì da un dispositivo esplosivo come una bombola di gas.
Tesi che sembrerebbe essere stata presa in considerazione dai servizi segreti egiziani che hanno anche ipotizzato che ad esplodere potrebbe essere stata una bombola da sub.
In effetti sul volo sono state imbarcate 50 di queste bombole, ma ovviamente per passare il check-in sarebbero dovute essere vuote, ed è altamente improbabile che ai controllori sia sfuggito un elemento così rilevante. Se di bombola si tratta, quindi, è possibile che l’oggetto sia stato trasformato in ordigno (con gas e minidetonatore) e che sia passata con la complicità di qualcuno in aeroporto. Nelle ultime ore si sta diffondendo la notizia che alcuni dei fautori di quella che è la più grave tragedia aerea russa siano di origine anglosassone.
Incidente aereo russo: dov’è la verità?
Come spesso accade in questi casi le notizie sono discordanti ed è difficile avere un quadro esaustivo ed unanime tra le diverse fonti.
Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha espresso il fallimento dell’Intelligence dei paesi coinvolti nell’accaduto, denunciando una mancanza totale di coordinamento e cooperazione.
Intanto Putin ha deciso di cancellare tutti i voli russi in Egitto fino a quando non saranno chiare le cause della vicenda.
In un comunicato l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile italiana (Enac) obbliga le compagnie aeree nazionali che hanno voli programmati in partenza da Sharm El Sheikh di effettuare per proprio conto controlli di sicurezza aggiuntivi rispetto a quelli che vengono normalmente eseguiti presso l’aeroporto di Sharm.