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IMU: prezzi delle case in calo. 2012 anno buono per comprare?
giovedì 19 aprile 2012, di
E se l’Imu desse un’opportunità a chi intende comprarsi una nuova casa? Diciamo meglio, a chi se la può permettere. Però, in fin dei conti, se avete vissuto una vita risparmiando qua e là e avete da parte un bel gruzzoletto da investire in un immobile, è molto probabile che la fine del 2012 sia il periodo migliore per investire. A quanto riporta il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma "redditi fermi e risparmio in flessione potrebbero costringere le famiglie a mettere in vendita le seconde case, le più colpite dalla nuova tassa".
Entro fine anno i prezzi delle case crolleranno
Le previsioni di Roma sono supportate da alcuni dati, che illustra lui stesso: "Oggi risparmia solo il 9,8% delle famiglie rispetto al 28% misurato lo scorso giugno. Inoltre è salita dal 25,2% al 41,1% la percentuale delle famiglie che segnala una flessione già in atto nel prezzo degli immobili. Se poi teniamo conto delle previsioni che indicano una diminuzione del reddito disponibile, ecco che l’introduzione della nuova tassazione potrebbe portare a una maggiore propensione a vendere le seconde case per far fronte a una pressione patrimoniale che in passato non c’è mai stata e che per di più si verifica in un momento già fiacco del mercato". I prezzi delle case, entro fine anno, potrebbero dunque controllare del 20% fino a un picco massimo del 50%.
Se ci sarà l’offerta, ci sarà anche la domanda?
Non tutti sono d’accordo con Roma, però: gli effetti dell’Imu, come spiega il presidente di Scenari immobiliari Mario Breglia, potrebbero avere conseguenze devastanti sui ceti più deboli, e il ribasso dei prezzi - soprattutto nelle zone vacanziere - non corrisponde sempre a un aumento della domanda, anzi: la domanda, in certi posti, non c’è proprio. Non essendoci domanda, i prezzi delle case rimarrebbero dunque piuttosto stabili, di una stabilità che già attualmente è rimasta intaccata. Ci sarà offerta? La domanda più corretta da porsi, in realtà, sarebbe: ci sarà domanda?
L’Imu potrebbe aumentare ulteriormente il divario tra ricchi e poveri
Un altro scenario che potrebbe presentarsi, infatti, potrebbe essere l’ulteriore ampliarsi del divario tra ricchi e poveri. L’indebolimento dei ceti più deboli, ma anche di quelli benestanti, potrebbe incrementare la maggiore distanza con i ceti più ricchi a favore di questi ultimi. Previsioni a parte, certo è che l’Imu avrà delle conseguenze sui cittadini, conseguenze che si vedranno definitivamente all’inizio del 2013, dopo la stangata che arriverà il 17 dicembre e che precederà un Natale probabilmente molto povero.