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I processi di Berlusconi e il tramonto di Forza Italia. Ecco i possibili scenari
mercoledì 19 marzo 2014, di
L’Odissea giudiziaria di Silvio Berlusconi continua a tenere in scacco sia le prime pagine dei giornali che i meccanismi politici del suo partito e del nostro Parlamento. Dopo la condanna, è arrivata ieri sera la conferma dell’interdizione per due anni dai pubblici uffici. Ma le elezioni europee sono alle porte, e superata per motivi ovvi l’eventualità di candidare Berlusconi "in cima a tutte le liste" come aveva annunciato Brunetta, si aprono diversi scenari.
Soltanto una cosa al momento è certa: l’esclusione di Silvio Berlusconi dalle liste per il voto e forse, anche dalla campagna elettorale hanno gettato il centrodestra nella disperazione e mettono un bel punto interrogativo sul futuro dello schieramento.
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L’esclusione forzata di Berlusconi dalle elezioni europee mette Forza Italia di fronte a un grosso problema. E’ inutile negarlo, la forza del Popolo delle Libertà prima e di Forza Italia adesso sta tutto nel carisma e nelle capacità di comunicatore del suo leader Silvio Berlusconi.
Dopo lo strappo con Angelino Alfano, l’ala più moderata del centrodestra, Forza Italia è rinata grazie alla forza e alla determinazione del suo leader sostenuto in toto dai suoi fedelissimi. Ed è stata la personalità di Berlusconi a trascinare Forza Italia in vetta ai sondaggi, confermandosi con il 20% primo partito della coalizione del centrodestra.
E’ per questo motivo che non scrivere il nome Berlusconi sul simbolo della lista e non inserirlo come leader nella scheda elettorale per le europee rappresenta per Forza Italia un gran batosta. Ma a tutto c’è rimedio, e n Forza Italia c’è anche chi pensa che sia sufficiente presentare un membro della famiglia Berlusconi per risolvere il problema. Silvio, Barbara o Marina, non importa. Il centrodestra le sta pensando tutte per disinnescare un possibile flop elettorale causato dalla mancanza del leader maximo alla guida dalla campagna elettorale.
Le due dirette interessate tendono più a smentire che a confermare l’ipotesi: da Marina arriva un netto rifiuto, mentre Barbara sembra essere più disposta ad aiutare il padre e il centrodestra. I più maligni pensando addirittura che il presunto matrimonio tra Berlusconi e Francesca Pascale abbia lo scopo di dare il cognome magico alla giovane e inserirla così come candidata nelle liste per le elezioni europee.
"Nel simbolo di Fi - conferma in un’intervista a Radio Capital Maria Stella Gelmini, vice presidente del gruppo a Montecitorio - il nome di Berlusconi Presidente sarà comunque contemplato e, nel caso, potrebbe accompagnare la discesa in campo delle figlie di Berlusconi. La scelta verrà fatta nei prossimi giorni".
Resta il problema della campagna elettorale. Se, come si augura la Gelmini, Berlusconi verrà affidato ai servizi sociali, potrà comunque portare avanti la campagna elettorale per Forza Italia. Gli altri scenari, di detenzione domiciliare o carcere, precluderebbero anche questa possibilità.
Il tramonto di Forza Italia
Il giornalista e scrittore Marcello Foa già l’anno scorso segnalò in un video pubblicato sul suo blog le brutte acque in cui stava navigando il centrodestra, a quel tempo ancora unito sotto la bandiera del Popolo delle Libertà. Foa segnalava come i "tanti piccoli attacchi giudiziari simultanei" verso Berlusconi negli ultimi anni potessero davvero condurre il Cavaliere al carcere o all’esilio seguano "lo scenario Craxi".
Per prima cosa c’è da vedere cosa decideranno i giudici il prossimo 10 aprile. Tolti i 3 anni di condanna per frode fiscale, grazie all’indulto, Berlusconi ha ancora da scontare 9 mesi. In generale c’è la tendenza a dare per scontato che Berlusconi sarà affidato ai servizi sociali o alla detenzione domiciliare secondo quanto stabilito dalla ex Cirielli. La legge però non prescrive l’obbligo della detenzione domiciliare dopo i 70 anni: “La pena della reclusione per qualunque reato, ad eccezione di quelli… (di mafia, di terrorismo e a sfondo sessuale, ndr), può essere espiata nella propria abitazione o in altro luogo pubblico di cura, assistenza ed accoglienza, quando trattasi di persona che, al momento dell’inizio dell’esecuzione della pena, o dopo l’inizio della stessa, abbia compiuto i 70 anni di età purché non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.."
I giuristi infatti, fanno notare che quel "può" lascia al giudice di sorveglianza la discrezionalità sul luogo più idoneo a espiare la pena, indipendentemente dall’età del pregiudicato.
Inoltre, nota Foa, Berlusconi potrebbe essere condannato nell’ambito di un altro dei processi ancora in corso a suo carico. In questo scenario l’indulto, applicabile per una sola pena per 3 anni non cumulabili, non potrebbe arrivare in soccorso al Cavaliere. A quel punto le possibilità sarebbero due, scontare la pena detentiva oppure ricorrere alla soluzione di craxiana memoria. Un’eventualità del genere, per quanto remota possa essere, sarebbe un vero e proprio colpo mortale a Forza Italia e al Centrodestra in generale. In questi anni nessun leader è emerso da quella parte politica in grado di raccogliere l’eredità carismatica e politica di Silvio Berlusconi. Finita la sua carriera politica, potrebbe finire anche Forza Italia.