Hedge Fund: tutti vanno a New York. Perché?

Dopo aver preferito per anni le varie città del Connecticut, i gestori americani tornano nella loro prima casa, quella Manhattan snobbata per anni e adesso ritrovata con rinnovato amore.

Nella Grande Mela infatti si assiste da qualche tempo ad un fiorire senza soluzione di continuità di nuovi fondi speculativi.

Perché preferivano il Connecticut?

La preferenza accordata dagli investitori nel passato a città come Stamford e Greenwich non era dovuta né al clima né tanto meno all’ambiente, ma ovviamente a quel regime fiscale vantaggioso che aveva fatto diventare il Connecticut lo Stato base della gran parte degli Hedge Fund.

Iva al 4%, struttura tributaria vantaggiosa per le aziende, politiche volte ad incentivare l’ospitalità di fondi nello Stato sono solo alcuni dei motivi che spiegano la situazione.

Volendo fare un esempio, quando, alcuni anni fa, New York voleva mettere una tassa sugli Hedge Fund, il governatore del Connecticut, Jodi Rell, rispondeva invitato a cena i maggiori gestori per rafforzare la collaborazione tra governo e finanza.

Ecco perché alcuni grandi come Paul Tudor Jones II e A. Cohen, nelle cui mani passano miliardi di dollari in asset gestiti, hanno stabilito le loro attività lì.

Le cose sono cambiate

La crisi finanziaria ha letteralmente fatto saltare il vecchio asset. La crescente difficoltà dei fondi di reperire denaro ha penalizzato le piccole società, avvantaggiando le grandi come Tudor Jones II e Cohen, che gestiscono già miliardi di dollari di fondi.

New York è un luogo dove transitano con una frequenza elevatissima gestori, trader, banchieri e imprenditori ed è quindi più facile e veloce fissare con loro un appuntamento d’affari, anche all’ultimo momento.
Ed ecco che annullare le distanze e velocizzare gli scambi è diventato fondamentale per l’esistenza di molte società.
A questo si aggiunga un fattore molto importante: New York è oggi più economica.

Tutti a New York

Il 92% delle nuove società d’investimento hanno scelto Manhattan come sede e la tendenza sembra destinata a salire.

È lì che sorgono i quartier generali di colossi speculativi come Greenlight Capital, Paulson & Co. Elliot Management ed Avenue Capital; ed è sempre lì che promettenti Hedge Fund come River Birch Capital, Incline Global Management e Global River Asset Management hanno posto la loro base operativa.

Attenzione quindi, in un mondo dove la velocità è tutto e la dottrina del “rush walk” una vera e propria religione, star lontani dalla Grande Mela sembra un errore da non ripetere.