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Grillo frena su referendum euro: "Sarà l’ultima opzione". Ecco l’intervista del leader del M5S
lunedì 5 maggio 2014, di
Le elezioni europee di avvicinano velocemente e la campagna elettorale per la votazione del 25 maggio sta entrando nella fase più calda. Beppe Grillo, dopo aver strillato per anni contro tv e giornali, ha deciso di cambiare strategia, abbassare i toni e rilasciare una lunga intervista a Sky Tg24, direttamente dal salotto della sua casa in Toscana.
Toccando il principale tema delle elezioni europee, quello sul quale si accende maggiormente la campagna elettorale, Grillo è molto chiaro ponendo alcuni "se" tra il Movimento 5 Stelle e il referendum sull’euro.
Referendum euro
"Se non tolgono il fiscal compact, se non spalmano il debito con l’Eurobond, se non finanziano le nostre piccole e medie imprese, faremo un referendum sull’euro, anche consultivo e raccoglieremo milioni di firme". Grillo parla del fiscal compact, uno strumento che "strozza l’Italia in balia della multinazionali straniere". Lo Stato italiano deve tornare "sovrano", è il monito euroscettico che il M5S lancia contro Bruxelles e contro il governo, un Movimento che - secondo Grillo - "fa paura perché fa quel che dice e, anche per questo, il suo leader è bollato come nazista".
Secondo il leader del M5S il referendum sull’euro sarà l’ultima opzione: prima i pentastellati che avranno accesso al parlamento europeo avanzeranno richieste come l’abolizione del fiscal compact e la distribuzione del debito tra i paesi, poi, se non avranno risposte positive, si metteranno in moto per il referendum sulla moneta unica. Nell’intervista Grillo segue la linea comunicativa indicata nei giorni scorsi soprattutto da Casaleggio che ha insistito sulla necessità di non girare le piazze invocando l’uscita dall’euro, ma prima parlare della possibilità di entrare nelle istituzioni e far valere le proprie posizioni.
E sulla vittoria delle elezioni europee da parte del M5S Grillo sembra molto sicuro del fatto suo: "Noi andremo a Bruxelles e diremo stracciate quei trattati. Vinceremo sicuramente. Il referendum sull’euro è l’ultima opzione da considerare se le altre strade non funzioneranno. L’Italia deve allearsi con Spagna, Grecia e Portogallo. Chiederemo di spalmare i debiti, perché non è possibile che si condividano solo i crediti se vogliamo essere una comunità . Poi il referendum lo faremo, magari consultivo".
Ecco una parte dell’intervista a Sky Tg24: