Home > Altro > Archivio > Grillo caccia i dissidenti: Favia e Salsi fuori dal M5S
Grillo caccia i dissidenti: Favia e Salsi fuori dal M5S
mercoledì 12 dicembre 2012, di
Poco prima delle 11 di stamattina sul blog di Beppe Grillo appare un post che ha quasi il sapore di una “scomunica”. Poche parole servono all’ex comico, oggi leader del Movimento 5 stelle, per espellere Federica Salsi e Giovanni Favia, rei di non aver rispettato le regole e di essersi espressi con parole dure nei confronti dello stesso Grillo. "A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l’utilizzo del logo del Movimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri.”
I precedenti
La tensione interna al M5S si percepiva già da alcuni giorni. “Chi mi ritiene antidemocratico, deve andare fuori dalle balle”, aveva detto senza mezzi termini Grillo martedì. Detto, fatto. Il comico genovese caccia Giovanni Favia, consigliere regionale in Emilia Romagna, e Federica Salsi, consigliere comunale bolognese. La decisione non può essere tecnicamente considerata una vera e propria espulsione, dato che il Movimento 5 stelle non è un partito, ma di fatto i due non potranno più operare sotto il logo del M5S. L’allontanamento dei due attivisti segue di poche settimane quello di Valentino Tavolazzi e Fabrizio Biolé, colpevoli anche loro di aver contravvenuto ai dictat del leader.
Gli episodi
Qualche mese fa, durante un fuori onda che è valso una querela al giornalista di Piazza Pulita Gaetano Pecoraro, Giovanni Favia accusò Casaleggio e Grillo di decidere tutto da soli, non tenendo conto delle volontà degli altri attivisti e non lasciando spazio al dissenso. Federica Salsi, dal canto suo, si era scontrata con Beppe Grillo per aver partecipato alla trasmissione televisiva Ballarò. Dure le parole del leader del M5S anche in quel caso, quando accusò il consigliere comunale di avere nella televisione il suo punto G. Ricordiamo che una delle regole base del movimento 5 stelle prevede l’assoluto divieto ai propri attivisti di prendere parte a qualsiasi trasmissione televisiva e di rilasciare dichiarazioni alla stampa.
Le reazioni.
“Il dissenso non è concepito all’interno del Movimento”, commenta Federica Salsi “Paradossalmente i partiti, con tutti i disastri che hanno arrecato a questo Paese, sono più controllabili dai cittadini di quanto lo siano Grillo e Casaleggio." Ma la Salsi aggiunge di voler portare avanti il proprio mandato elettorale, “se non ho più la possibilità di utilizzare il simbolo, pazienza”, aggiunge il consigliere comunale. Giovanni Favia si è limitato invece ad una battuta, in seguito ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulla sua espulsione. “Che cosa devo fare, piangere?”
Critiche profonde infine, sono giunte da molti esponenti politici, soprattutto del PD, che avallano la tesi di antidemocrazia e accusano Grillo di non accettare quelle opinioni discordanti e quel dissenso che sono le basi della politica.