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Grecia: incontro Tsipras-Merkel, nuova speranza di sbloccare gli aiuti finanziari
martedì 24 marzo 2015, di
Placati i toni fra Tsipras e Merkel. La Grecia lunedì 30 marzo presenterà il pacchetto di riforme come previsto dall’Intesa Grecia-Ue del 20 febbraio. L’Eurogruppo ci si riunirà venerdì o lunedì.
Grande è la speranza per la Grecia di sbloccare gli aiuti finanziari per affrontare la crisi di liquidità ed evitare così un default che è sempre più vicino. In Germania, come anche in Grecia, ha fatto discutere una copertina bilingue del giornale tedesco Bild di ieri, che ha trovato 50 modi per spiegare perché "la Grecia è così amata da noi tedeschi!.
Il titolo, "Benvenuto Herr Tsipras!" è stato inteso come una svolta nelle relazioni tra i due paesi. Non mancano però le tensioni.
Ci sarà una riunione di emergenza dell’Eurogruppo, venerdì o lunedì, e potrebbe dare il via libera a quasi 5 miliardi di nuovi finanziamenti per la Grecia. Sarebbe un pacchetto da 4,9 miliardi che comprenderebbe 1,9 miliardi dal vecchio programma di acquisto di titoli pubblici da parte della Bce e 1,2 miliardi di euro arriveranno dall’Esm. Questi 3,1 miliardi potrebbero aiutare la Grecia a coprire il proprio fabbisogno fino ad aprile senza attuare le misure del precedente programma.
Ulteriori 1,8 miliardi verranno resi disponibili dall’Efsf, la tranche finale dal vecchio programma. Per accettare questa rateizzazione è necessario però un accordo sulle riforme e il completamento della revisione che non si avrà prima della fine di aprile.
Tsipras è partito dagli stereotipi da accantonare, smentendo che:
i greci non sono fannulloni e i tedeschi non sono responsabili delle disfunzioni e dei malanni della Grecia.
Aria nuova e si spera che porterà innovazione anche nelle relazioni politiche ed economiche.
Con cauto ottimismo forse la crisi greca si sta avviando verso nuovi processi finanziari più gestibili e tutto dipenderà da come verranno canalizzati dalla Bce e Ue e dal Fondo Monetario Internazionale.
Resta il fatto che il debito sovrano della Grecia, 240 miliardi di euro (oltre il 175% del Pil) è troppo alto da alleggerire con operazioni di prestiti ordinari, mentre liberalizzazioni e privatizzazioni fanno cassa, ma non possono diminuirlo di oltre un quarto e portarlo vicino al 120%.
Eppure dovrà diminuire per fare in modo che il saldo primario, differenza tra entrate e uscite, e senza i costi degli interessi dei prestiti, possa essere di 1,5 miliardi di euro in modo che il surplus possa essere investito e rilanciare l’economia che è fondamentale per alleggerire la crisi in atto.
Il saldo primario per la ex Troika doveva essere di 4,5 miliardi. Si tratta di un punto fondamentale che ha fatto molto discutere.
Cosa vogliono dell’attuale Troika?
Purtroppo nei vari comunicati di quest’incontro non si parla di un tema che è decisivo per la Grecia se si vuole per davvero che ci sia una svolta. Diversamente l’economia non crescerà per mancanza d’investimenti e alla crisi finanziaria s’intreccia quella umanitaria che è già drammatica.
La questione dei risarcimenti della guerra non è una rivendicazione materiale fine a se stessa, e non ha nulla a che vedere con la crisi in corso. Si tratta di una questione puramente bilaterale ma che ha un significato morale ed etico e Tsipras ha detto che è utile: "a superare per sempre il fascismo e il nazismo."
Come hanno riportato i media Tsipras ha chiesto ufficialmente un nuovo impegno tedesco sui risarcimenti della seconda guerra mondiale e la Merkel ha ribadito il no tedesco e proprio mentre il portavoce del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker dichiarava:
Non è più tempo di dichiarazioni ma di lavorare. La volontà politica deve tradursi in azione.
Appare chiaro che la commissione Ue non ha gradito l’incontro Tsipras-Merkel.
Vuole la lista completa delle riforme. Nell’elenco ci saranno, fra l’altro, una riforma delle pensioni con l’innalzamento a 67 anni e nuove imposte. Sulle pensioni si osserva che innalzare l’età significa non diminuire la disoccupazione giovanile mentre sulle nuove imposte non dovrebbero più esserci ostacoli. I
l problema è che potrebbero verificarsi delocalizzazioni e questo potrebbe diventare un freno per la crescita ma certo gli armatori dovranno partecipare al prelievo fiscale che com’è noto ne sono esclusi.
I temi del piano delle riforme sono stati sul tavolo dell’incontro ma pare che la Merkel non ne ha parlato in pubblico. In finale Tsipras, in conferenza stampa, ha presentato la sua visione della crisi greca:
il programma affrontato da Atene negli ultimi 5 anni "non è la storia di un successo" e ha "avuto effetti terribili" con "enormi ripercussioni a livello sociale". Atene "vuole rispettare i trattati", ma servono delle correzioni.
Sembra evidente che Tsipras ritiene sia necessario un nuovo mix politico e ha aggiunto:
Le riforme strutturali saranno necessarie.