Governo, manovra da 16 miliardi in arrivo: tagli, Iva, Tfr. Ecco cosa conterrà

Con la Legge di Stabilità il Governo varerà una manovra da 16 miliardi. Questa l’ipotesi attualmente al vaglio dell’Esecutivo, ipotesi che raccoglie i favori del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Non più 20 miliardi come precedentemente previsto dunque, ma 4 in meno. Di cosa si comporrà? Di tagli alla spesa, di Iva e di Tfr e di deficit al 2,9%.

Ecco dunque i punti salienti della manovra

Tagli
La base fondamentale della mini manovra saranno 10-12 miliardi di tagli alla spesa derivanti dall’impegno di ministeri e amministrazioni locali. La spending review di Carlo Cottarelli verrà dunque abbandonata del tutto, benché fino a qualche mese fa venisse descritta come l’unica soluzione attuabile per il futuro del Paese.

IVA
Le ipotesi sull’Iva sono tante e nebulose. Secondo alcune fonti il numero 1 del MEF avrebbe intenzione di aumentare l’IVA per rassicurare l’UE e rispettare gli impegni presi. L’ ammontare complessivo sarebbe pari a 12,4 miliardi nel 2016, 17,8 miliardi nel 2017, e 21,4 miliardi nel 2018.

Ma l’opzione più probabile sembra essere l’introduzione del meccanismo del reverse charge per l’edilizia le costruzioni e altri sottori che consentirebbe di modificare i metodi di fatturazione e di pagamento dell’imposta sul valore aggiunto. Questa soluzione consentirebbe al Governo di incassare 3-3 miliardi derivanti dalla lotta all’evasione.

Deficit
Ma uno dei punti fermi della manovra lo ha spiegato ieri Yoram Gutgeld, economista e senatore vicino a Matteo Renzi:

«Puntare su un deficit vicino al 2,9 anziché al 2,1-2,2% - ha detto Gutgeld - ci darà 10 miliardi di tesoretto che ci permettono di non rendere la manovra troppo pesante. Questi soldi li useremo nella prossima manovra che sarà di natura espansiva».

Queste le parole pronunciate ieri nel corso della trasmissione "Omnibus" di La 7.

Tfr
Per quanto riguarda l’introduzione del Tfr in busta paga Gutgeld ha dichiarato:

«Vorremmo dare la libertà ai lavoratori che vogliono prendere una parte di questa enorme somma di salario differito e metterlo in busta paga oggi Per fare questo dobbiamo trovare il sistema di risolvere i problemi finanziari delle piccole e medie imprese»

.
L’idea è quella di istituire una convenzione con le banche di apertura credito e dare una garanzia pubblica alle imprese.

Per quanto riguarda la tassazione, il Governo mira ad evitare che il Tfr venga tassato come il resto dello stipendio dato che ciò comporterebbe un regime meno favorevole rispetto alle liquidazioni rimaste in azienda o in fondo pensione.