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Governo: Letta ottiene la fiducia. Ecco il programma con cui ha convinto la Camera
mercoledì 11 dicembre 2013, di
Si è aperta presto questa mattina la seduta che aveva all’ordine del giorno il voto di fiducia al governo Letta. Il primo a parlare ovviamente il premier che ribadisce chiaramente gli obiettivi del governo chiedendo a coloro che non condividono il programma europeista e per la crescita di non votare la fiducia. "Sono qui a chiedere la fiducia per un nuovo inizi con obiettivi realizzabili e tempi certi", ha iniziato il premier.
La seduta, appena terminata, ha rinnovato la fiducia al premier Enrico Letta con 379 voti favorevoli e 212 voti contrari.
Il voto di fiducia, era un fatto istituzionalmente dovuto dal momento che la rinnovata Forza Italia è uscita dalla maggioranza passando all’opposizione del governo. In questo scenario, mutato rispetto a quello creatosi in seguito alle elezioni, il Capo dello Stato per primo, insieme alle forze d’opposizione hanno chiesto il passaggio parlamentare della fiducia.
Discorso Letta
Il premier Letta, dopo diverse ore di dibattito, anche molto acceso intorno al tema della legge elettorale e con i deputati grillini, ha ottenuto la fiducia con 379 voti a favore.
Letta prende la parola e indica chiaramente le prossime riforme sul tavolo del governo se il voto di fiducia confermerà a lui il compito di portarle avanti. Nel discorso il premier Letta presenta i quattro obiettivi del governo nel 2014:
- riduzione numero parlamentari,
- abolizione province,
- decretare la fine del bicameralismo perfetto,
- riforma titolo V della costituzione.
Il premier conferma anche la volontà di abolire entro l’anno il finanziamento pubblico ai partiti.
Proseguendo il suo discorso Letta affronta anche il tema dell’Europa chiedendo chiaramente a coloro che si proclamano per l’uscita dell’Italia dall’euro di non votare la fiducia al suo governo. In terreno europeo vi sono altri 4 obiettivi da raggiungere:
- unione bancaria,
- attuare una capacità finanziaria di solidarietà,
- lavorare per un governo più equilibrato per le politiche di crescita e lavoro,
- interpretare la nostra presidenza come quella che chiude la legislatura europea della crisi e apre la legislatura della stabilita’ e della crescita.
"Il nostro semestre di presidenza della Ue, ha concluso Letta, deve essere l’occasione per dare energia all’Europa che ha le batterie scariche".