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Google pagherà il suo successo: in arrivo le commissioni sulle news condivise
giovedì 25 ottobre 2012, di
I giganti del web quali il colosso di mountain view Google, dovranno pagare a caro prezzo il proprio successo attraverso l’imposizione di commissioni sui contenuti che finiscono sul portale.
Dopo l’esempio dato dal Brasile, in cui 154 editori hanno minacciato di ritirare le proprie testate dal servizio News fornito da Google, anche il Vecchio Continente si prepara a muoversi.
Roma sede di decisioni su una legislazione comunitaria
I rappresentanti degli editori di Italia, Francia e Germania hanno tenuto ieri a Roma un vertice trilaterale per la promozione di una legge comunitaria a tutela del diritto d’autore sul web.
In sostanza, la legge prevederebbe un responso economico sul lavoro che sta all’origine del profitto dei portali online, che non sono costretti per legge a dover pagare nessuna commissione sulle news utilizzate per operare la propria attività.
Lo scopo di lucro, anche se alla base della discussione, è stato mascherato dalle parole che si è potuto leggere nel documento congiunto, diffuso ieri sera al termine del summit tenutosi nella sede della federazione italiana degli editori di giornali (Fieg):
"Al fine di garantire lo sviluppo e di assicurare a tutti i cittadini un’informazione libera e di equità" - come afferma Giulio Anselmi che ha presieduto il summit con Fabrizio Carrotti - "auspichiamo l’inserimento nell’attuale quadro normativo dei rispettivi Paesi, di una disciplina che definisca un sistema di diritti di proprietà intellettuale idoneo a incoraggiare su internet forme di cooperazione virtuosa con gli operatori dell’industria digitale, in primo luogo i motori di ricerca".
Le imponenti stime dei lettori delle news sul web
Sul documento compaiono anche le imponenti stime sui lettori di giornali e la mole del mercato delle news online. In Italia, oltre 24 milioni di persone legge un quotidiano, mentre nel triennio 2009-2011 il numero di utenti di siti dei giornali online è salito da 4 a 6 milioni, che vengono preferiti dal 46,8% dei lettori di giornali.
"Un dato che ribadisce la straordinaria forza del mezzo e conferma come, attraverso il connubio con il web, la carta stampata sia stata capace di rafforzare il suo ruolo sul mercato", ha continuato Anselmi.
In Francia, invece, 25 milioni di persone ogni mese consultano almeno un sito di news, e sull’informazione mobile gli utenti raggiungono gli 8 milioni. Questi dati porteranno probabilmente il Presidente Hollande a non applicare legge sul diritto d’autore a Gennaio prossimo.
La Germania è schierata in prima linea, con una legge che tratta l’argomento già approdata in parlamento, poiché i dati tedeschi rivelano che 47 milioni di persone in età superiore ai 14 anni legge un quotidiano cartaceo e il 39,5% della popolazione utilizza i siti online come fonte di informazione.
In Italia i tempi di attuazione potrebbero slittare, il senatore del Pdl Alessio Butti ha già fatto fatto pervenire a Palazzo Madama un abbozzo di legge sulla questione del diritto d’autore. Tuttavia, vi sono diversi dubbi sulla concreta possibilità che il Governo Monti riesca ad approvare il decreto prima della scadenza del mandato in primavera.
In questo senso, l’attività lobbistica degli editori europei potrebbe risultare determinante anche per velocizzare e risolvere la questione anche nel nostro Paese.