Home > Altro > Archivio > Germania: la Cina è il vero pericolo per la Merkel, ecco perché
Germania: la Cina è il vero pericolo per la Merkel, ecco perché
mercoledì 19 settembre 2012, di
È la prima economia dell’eurozona, un macigno che pesa su riforme e piani di salvataggio. Nel bel mezzo della crisi, per la Germania il vero pericolo è la Cina, e non la Grecia. Gli esperti ne spiegano le ragioni.
Berlino, ancora più di Bruxelles, sembra avere in mano le redini dell’Europa. Nessuna riforma o piano di salvataggio può sperare in un risultato positivo senza il benestare dei tedeschi. La verità è che il centro dell’Europa, dal Belgio, si sta rapidamente spostando verso est, in Germania.
Merkel appare imbattibile
Il potere che ha acquisito la Germania nel tempo può essere attribuito in gran parte a una figura politica come Angela Merkel. La cancelliera è stata eletta la donna più potente del mondo dalla rivista Forbes. Alla guida della Germania dal 2005, ha costruito un’immagine di rigore e severità, che le ha guadagnato la piena fiducia dell’elettorato tedesco.
A poco più di un anno dalle elezioni, la Merkel appare imbattibile. La sua coalizione formata da CDU/CSU viaggia su percentuali comprese tra il 35% e il 39% di preferenze. I diretti inseguitori, i social democratici, si devono accontentare di un range compreso tra 26% e 30%.
Le uniche critiche mosse alla cancelliera arrivano fuori dal parlamento, dalla stampa conservatrice, membri delle istituzioni pubbliche e dalla Bundesbank.
La politica attuata con la Grecia
Motivo del malcontento verso la Merkel, riguarda soprattutto la politica adottata con la Grecia.
"Stiamo seguendo un progetto ideologico. Abbiamo venduto ai greci vetture Mercedes e frigoriferi Bosch, che hanno comprato con soldi che non hanno. Ora stiamo facendo gli stessi errori con la Grecia che abbiamo fatto con la Germania Est durante l’unificazione. Stiamo versando denaro in un sistema che non funziona" ha detto Moritz Schuller, firma del Der Tagesspiegel.
Il giornalista tedesco ha poi aggiunto: "La Germania Est non è diventata una potenza economica a causa del nostro ’Piano Marshall’. La gente se ne andò ad ovest in cerca di lavoro. Facendo un confronto con la Polonia, loro sono riusciti a uscire dalla crisi, perché hanno vissuto 10 anni di dolore in cui hanno lasciato fallire le imprese e aumentare la disoccupazione, mentre ristrutturavano ".
Mentre si discute il destino della Grecia nell’euro, a Berlino, Merkel e compagni sembrano aver già deciso di consentire ad Atene di restare. Le motivazioni dietro questa scelta appaiono più che sensate: visto quanto accade nel Nord Africa e a est del Mediterraneo, nessuno vorrebbe vedere uno stato appartenente alla NATO andare fallito.
Pericolo Cina
Il vero rischio per la Germania non sembra essere politico, quanto economico. Berlino è la terza potenza mondiale a livello di export. Cosa succederebbe se la crisi in Asia portasse la Cina a ridurre drasticamente il livello di domanda di automobili o macchine utensili tedeschi? Sarebbe un vero dramma.
"Al momento la situazione appare come un gruppo di birilli" ha detto un alto funzionario del governo. "Alcune nazioni sono instabili e vi è il pericolo che qualcuno possa cadere e buttare giù tutti gli altri con esso, anche se non si conosce quale sarà il primo. Potrebbe essere il birillo Grecia, quello italiano o spagnolo. Oppure ci potrebbe essere un birillo che cade dall’esterno, come ad esempio uno cinese. "
Al momento la situazione non sembra davvero preoccupante. La situazione economica in Germania viaggia su binari sicuri, ma gli ultimi anni hanno impartito una lezione: questa crisi non si può controllare.