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Grecia fuori dal QE Europeo mentre si definisce il nuovo Governo
domenica 4 ottobre 2015, di
C’è tensione in Grecia per il discorso programmatico del premier Alexis Tsipras al nuovo parlamento che è stato eletto il 20 settembre. Come è noto a garantirgli la maggioranza, con 155 seggi, c’è e per la seconda volta l’alleanza con l’ultradestra dei Greci indipendenti (Anel), che conta su dieci deputati.
Syriza,ha ottenuto 145 seggi su 300 ma l’astensione al voto di domenica 20 settembre è stata molto alta e Alba Dorata, nota formazione neonazista, ha ottenuto il 7% dei voti pari a 18 seggi. Si tratta del suo miglior risultato percentuale dopo il 9,4% delle Europee 2014.
Dopo l’elezione del presidente del parlamento e il discorso programmatico del premier Alexis Tsipras seguiranno tre giorni di dibattito parlamentare che si concluderanno con il voto di fiducia al nuovo governo che dovrebbe esserci mercoledì sera.
La bussola inderogabile sarà ovviamente l’accordo del 12 agosto di quest’anno con i noti creditori, ex Troika ed ESM "European Stability Mechanism" il Fondo Salva-Stati, accordo che è stato approvato dal parlamento il 14 agosto.
Si tenga conto che il secondo programma EFSF essendo terminato il 30 giugno 2015
l’assistenza finanziaria alla Grecia da parte della stessa ESM è continuata con il terzo programma con per importo totale dei prestiti che sarà di € 86 miliardi in varie rate di prestiti tutte a titolo ovviamente del nuovo programma ESM che è molto più più mirato per le riforme da realizzare al quale però si tenga conto vanno aggiunte le rate dei prestiti precedenti. Questi 86 miliardi di euro verranno erogati in tranche nell’arco di tre anni e il 20 agosto già ne è stata erogata la prima.
Questo importo globale è stato determinato a seguito di una valutazione delle esigenze di finanziamento della Grecia che ha rischiato di non pagare nei mesi scorsi stipendi e pensioni anche a causa della fuga di capitali che ha peraltro per alcune settimane determinato la chiusura reale delle banche e limitato il prelievo del contante tramite bancomat.
La valutazione che è stata molto laboriosa e complessa è stata condotta dalla Commissione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale, ed è stata approvata dagli Stati membri dell’area dell’euro. Il Fim dovrebbe inoltre contribuire a questo piano di finanziamento con un proprio programma che successivamente dovrebbe ridurre gli 86 miliardi di € di finanziamenti ESM ma al riguardo a più riprese è stato richiesto di operare una riduzione del debito che è al 177% del Pil.
Gli importi che saranno erogati dipenderanno come prevede l’accordo citato dalla effettiva attuazione da parte della Grecia di un ampio pacchetto di riforme sia economiche ma anche politiche e che riguardano l’insieme delle attività di governo come l’istruzione ad esempio. L’intero pacchetto è denominato Memorandum (protocollo di accordo).
La corretta attuazione delle riforme che immediatamente nelle prossime settimane il nuovo governo di Tsipras e il nuovo parlamento ne dovrà approvare 40 delle circa 200 previste è finalizzata ad assicurare che la Grecia ritorni al finanziamento sul mercato a costi ragionevoli e naturalmente prima della fine del programma. Al riguardo però ci sono previsioni che non consentono di essere ottimisti perché se questo è stato il caso dei programmi di assistenza finanziaria precedenti che la Grecia ha realizzato, oggi la situazione è diversa in senso generale a livello dei mercati finanziari e anche perché al momento avendo i titoli del debito greco hanno rating C+ anche se l’outlook è migliorato.
L’outlook rappresenta un indicatore importante in quanto indica le prospettive future di un rating. Quando è «negativo» significa che il rating è debole ma se i fattori di debolezza dovessero persistere o aggravarsi il rating potrebbe essere declassato e la Grecia al momento si trova proprio in questa situazione d’incertezza. Chiaramente l’outlook riguarda un lasso di tempo lungo, solitamente due anni e questo significa che l’agenzia di valutazione, qualunque essa sia, potrebbe riscontrare alcuni elementi di debolezza che potrebbero (ma non è detto) portare al declassamento.
Quindi, al momento non è possibile partecipare alle operazioni della Bce di "Quantitative easing" che sono misure straordinarie che hanno lo scopo di rilanciare l’economia dell’Eurozona facendo scendere il costo del debito degli stati e naturalmente facendo diminuire i tassi di interesse rilanciando il mercato del credito e fermando la deflazione, cioè il calo dei prezzi al consumo che, attenzione, in Grecia sono purtroppo aumentati con l’aumento dell’Iva che è passata dal 13 al 23% anche nelle isole più grandi che ne erano escluse.