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G20: ministri e sindacati insieme per il lavoro
venerdì 19 luglio 2013, di
Parte oggi a Mosca l’incontro dei Ministri dell’economia del G20, che quest’anno vede la presenza anche dei sindacati. Al centro del meeting il rilancio del lavoro e della crescita.
Ad aprire i battenti c’è il vice-presidente russo. Proprio la Russia in queste settimane è al centro delle cronache per il caso Snowden. Per alcuni analisti questa storia potrà avere ripercussioni anche nei rapporti commerciali. Per l’Italia è presente il ministro Fabrizio Saccomanni, quello del Lavoro, Enrico Giovannini, e dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Quanto alle sigle sindacali Susanna Camusso rappresenta Cgil, Cisl e Uil. Fra i nodi da sciogliere anche le misure di austerità che, secondo alcuni, stanno deprimendo l’economia. La Grecia è un esempio lampante di questa politica, tanto che negli ultimi giorni si sono registrate manifestazioni di dissenso.
Proprio su questo tema, Camusso è intervenuta stamane. “E’ giunto il momento-ha detto- di cambiare terapia: non è l’offerta di lavoro a costituire il problema, ma è la carenza di domanda”. “Unione Europea e la Banca Centrale Europea -ha continuato- hanno chiesto all’Italia di intervenire su tre ambiti: compressione dei diritti previdenziali, revisione della disciplina sui licenziamenti individuali, negazione dei diritti contrattuali dei lavoratori pubblici”.
Per il segretario della Cgil occorre rilanciare la domanda e la sua qualificazione nel segno della sostenibilità ambientale. Al di là delle posizioni, i paesi del G20 stanno andando verso la disoccupazione. Secondo una recente indagine dei 93 milioni di senza lavoro, il 30% lo sta già cercando da un anno. Il tasso di giovani senza un impiego è particolarmente alto in Spagna, Portogallo e Italia rispettivamente al 56% in Spagna e del 38%. Secondo l’Organizzazione mondiale del lavoro (Oil), si dovrà attendere il 2015 per tornare ai livelli precedenti allo scoppio della crisi globale.
Senza dubbio si discuterà anche delle relazioni con i paesi emergenti, ad esempio le misure future che prenderà la Cina dopo gli ultimi indebolimenti. Per l’India sono attesi il ministro Chidambaram e il governatore della Banca Centrale indiana.