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Forex: svolta politica per Grecia e Italia, ma basterà per riconquistare la fiducia dei mercati?

lunedì 14 novembre 2011, di Nicola D’Antuono

Dopo la nomina in Grecia di Papademos a primo ministro, anche in Italia è avvenuta la tanto attesa svolta politica. Il premier uscente Silvio Berlusconi ha rassegnato le dimissioni nella giornata di sabato, consentendo così al capo dello stato Giorgio Napolitano di affidare al neo senatore a vita Mario Monti il compito di formare un nuovo governo. Monti ha accettato con riserva l’incarico, evidenziando quanto sia urgente intervenire con tempestività per rilanciare la crescita e attuare le riforme richieste dall’Europa. Il primo banco di prova arriverà con l’asta odierna dei Btp quinquennali (scadenza settembre 2016), anche se si tratta di un’emissione molto contenuta (3 miliardi di euro).

Intanto venerdì è salita forte la tensione anche sui titoli austriaci, tanto che lo spread con il Bund a 10 anni si è spinto fino a 166 punti per un rendimento lordo dei bond a 10 anni pari al 3,44%. Lo spread tra i titoli austriaci e quelli tedeschi si è addirittura avvicinato al differenziale di rendimento tra i bond francesi decennali e i Bund di pari scadenza, sotto pressione dopo il clamoroso errore tecnico commesso da S&P che aveva diramato un falso comunicato ai propri clienti nel quale veniva sancita la bocciatura della Francia e quindi la perdita del rating di tripla A. Insomma, tranne Germania, Olanda, Finlandia e Lussemburgo (in particolare i primi due), al momento nessun altro stato europeo sembra essere al sicuro dagli attacchi della speculazione internazionale, nemmeno Francia e Austria che comunque appartengono ancora al club dei paesi “AAA”.

Stamattina chiusura positiva per Tokyo che mostra un guadagno superiore all’1% per l’indice Nikkei. I futures europei hanno aperto in territorio positivo e ciò fa presagire un inizio ottava all’insegna degli acquisti sui listini azionari continentali. Sul Forex calma piatta sull’euro, interessato da una fase di bassa volatilità. Il cross EUR/USD si è spinto fino a poco sopra 1.38 nel corso della sessione asiatica, ma è stato subito respinto senza problemi dai venditori che hanno riportato le quotazioni in area 1.3740. Il sentiment positivo dovrebbe permettere al cambio di tentare nuovi assalti alle resistenze di breve e tentare, perché no, un allungo veloce fino alle resistenze di area 1.3850-70 nelle prossime ore. Ciò sarà possibile soltanto se le borse europee continueranno a salire, mantenendo l’appetito al rischio sugli stessi livelli di venerdì. Il cambio EUR/JPY, invece, resta poco sopra 106 ma se riuscirà a superare con forza la resistenza di 106.70 potrebbe raggiungere in breve tempo quota 107.30 e preparare il terreno per un ulteriore allungo fino a 108.20.

Sul Forex resta molto tonica la sterlina, che sembra stia diventando una soluzione molto gradita agli investitori nonostante la politica molto espansiva della BoE e il peggioramento della bilancia commerciale. Il cable è stato straordinario venerdì ma ha trovato resistenza in area 1.6090. Ora, in caso di breakout deciso di questi livelli, i prezzi dovrebbero spingersi fino a 1.6150-60 nelle prossime ore. Tuttavia, sarà fondamentale la tenuta del supporto di 1.6040 nel brevissimo periodo, allo scopo di evitare il deterioramento del quadro tecnico rialzista e la perdita di momentum necessaria per gli allunghi in alta quota. Tra le commodity molto bene ancora l’oro, che stanotte ha toccato quota 1795$ l’oncia, mentre il petrolio Wti si è spinto fin sopra 99.6$ al barile avvicinandosi così alla resistenza psicologica dei 100$.

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