Forex: sterlina rimbalza, unionisti tornano in vantaggio su referendum Scozia

Quella di ieri è stata una giornata molto positiva per la sterlina, che ha messo a punto la terza sessione consecutiva in rialzo dopo che martedì aveva toccato il minimo più basso da novembre scorso in area 1,6050 contro dollaro americano. Il miglioramento del quadro tecnico è principalmente dovuto a fattori tecnici, in particolare le prese di beneficio di coloro che nelle ultime settimane avevano puntato con decisione sul ribasso del pound. A pochi passi dall’area di supporto chiave di lungo periodo di 1,60 sono iniziate le prime vere scommesse al rialzo, anche se ancora in netta minoranza rispetto alle posizioni totali net short.

Il tasso di cambio GBPUSD ha reagito con decisione, spingendosi fino a quota 1,6277. A favorire il rimbalzo della valuta britannica ci ha pensato anche l’ultimo sondaggio Survation per il quotidiano Daily Record, dal quale è emerso che gli unionisti sono tornati in vantaggio con il 53% mentre i nazionalisti sono fermi al 47%. In ogni caso l’esito del referendum sull’indipendenza della Scozia, in programma il 18 settembre, appare ancora molto incerto. Tra l’altro lo scorso week-end un altro sondaggio, condotto da YouGov per il Sunday Times, aveva evidenziato il sorpasso del fronte dei “sì” con il 51% rispetto al 49% dei contrari alla secessione.

Sul forex la sterlina ha recuperato terreno contro tutte le principali valute, anche se il clima di elevata volatilità invita alla prudenza in quanto potrebbero ancora esserci bruschi movimenti direzionali sia al rialzo che al ribasso da qui ai prossimi giorni. La valuta di Sua Maestà ha recuperato molto bene anche sull’euro, con il cross EURGBP respinto con decisione sulla resistenza di 0,8065 e poi crollato addirittura a 0,7940. Acquisti a raffica poi sul cross GBPJPY, che in poche sedute è passato da un minimo di 169,34 a un top di 174,34.