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Forex: sterlina ai minimi da fine giugno 2010 sfiora 1,48 dollari
mercoledì 10 luglio 2013, di
Prosegue il momento "no" della sterlina sui mercati valutari, dopo che ieri il dato sulla produzione manifatturiera ha registrato a maggio una flessione del 2,9% su base tendenziale, decisamente peggio della previsione degli analisti finanziari che si aspettavano un calo dell’1,5%. Su base mensile è avvenuta una flessione dello 0,8%, mentre le stime di consenso erano per un calo dello 0,4%. Sul forex il tasso di cambio sterlina-dollaro ha perforato i precedenti minimi annuali posti a 1,4830, toccati a metà marzo scorso. I prezzi sono scesi fino a 1,4812, sui livelli più bassi da fine giugno 2010.
Stamattina il cable è riuscito a rimbalzare, tornando in area 1,49. Tuttavia, il trend ribassista del cross sterlina-dollaro resta decisamente solido. Il consolidamento in atto sotto la soglia psicologica di 1,50 aumenta le possibilità di un proseguimento del ribasso nelle prossime settimane. Da un punto di vista tecnico, si può stimare un approdo a 1,46 nel caso in cui dovesse essere perforato il supporto di 1,48. La proiezione da qui alla fine dell’anno è per un cambio Gbp-Usd in area 1,42.
La debolezza della sterlina nei confronti del dollaro americano non è dovuta soltanto ai risultati altalenanti da un punto di vista macroeconomico. A influire molto sulle performance del pound è stato anche l’annuncio fatto dal neo-governatore della Bank of England, Mark Carney, sulle strategie di politica monetaria. Carney ha allontanato l’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse o di una riduzione del piano di stimoli monetari, come si aspettava invece il mercato, in quanto l’economia continua a mostrare segnali di debolezza e la crescita resta ancora storicamente su livelli molto bassi.
