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Forex: sell-off delle borse spinge lo yen sui massimi a due mesi
venerdì 7 giugno 2013, di
Il clima di avversione per il rischio che si respira sulle borse mondiali sta favorendo l’exploit dello yen, storicamente considerata una moneta rifugio nonostante gli evidenti problemi dell’economia e delle finanze pubbliche del paese del Sol Levante. In realtà il boom dello yen nelle fasi di turbolenza dei mercati può essere spiegato in un altro modo. Quando le cose vanno bene, gli investitori vendono yen a mani basse, praticando i classici carry trade e ricorrendo alla leva finanziaria.
Nel momento in cui l’appetito per il rischio diminuisce drasticamente, i riscatti sulle posizioni short e il deleveraging provocano violenti movimenti di ricopertura che favoriscono il boom della divisa nipponica nel breve periodo. Ieri, dopo le parole di Mario Draghi, gli investitori hanno preferito liquidare le posizioni long sull’azionario: le borse europee sono andate a picco e inizialmente anche Wall Street era in rosso.
Tuttavia, le borse americane hanno chiuso poi in positivo, ma nel frattempo le ricoperture erano già state avviate, senza contare i costanti cali della borsa di Tokyo che è scesa sotto i 13mila punti sui minimi a due mesi. Sul forex è avvenuto un vero e proprio show dello yen. Il tasso di cambio dollaro/yen ha rotto gli indugi ed è clamorosamente crollato in pochi minuti.
La quotazione di Usd/Jpy è passata da area 99,50 a 95,50 con una perdita del 4% in poche ore. Il sell-off su questo cambio non è stato, però, l’unico riguardante la moneta giapponese. Il cambio euro/yen è sceso fino a 127,75 da 130,70, toccando il livello più basso delle ultime 7 settimane. Il cross sterlina/yen è crollato fino a 149,20. Il cambio Aud/Jpy è addirittura sceso sui minimi più bassi degli ultimi 5 mesi in area 90,80.
