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Forex: previsioni sulle commodity currency per il 2012

giovedì 29 dicembre 2011, di Nicola D’Antuono

E’ stato un anno altalenante per le commodity currency, cioè quelle valute molto legate all’andamento delle materie prime. Gli alti e bassi dell’economia mondiale e le turbolenze legate alla crisi dei debiti sovrani, soprattutto nella zona euro, hanno creato i presupposti per movimenti erratici e con trend spesso poco definiti o comunque molto brevi. Iniziamo ad analizzare l’andamento dell’Aussie, cioè il tasso di cambio dollaro australiano/dollaro americano. I prezzi hanno raggiunto un massimo storico a 1.1080 sul finire di luglio, ma da quel momento è iniziata una forte discesa fino a sotto 0.94 ed ora i prezzi quotano intorno alla parità.

L’Aussie sembra poter subire ancora pressioni verso il basso, che potrebbe nuovamente allontanare i prezzi dalla parità. Il rallentamento economico della Cina previsto nel 2012 (anche se la crescita sarà sempre intorno all’8%) dovrebbe creare qualche problema all’economia australiana e il cambio AUD/USD potrebbe soffrire parecchio soprattutto nei primi mesi dell’anno. Il range di oscillazione del cambio dovrebbe attestarsi tra 1.05 e 0.95 nei primi 3-6 mesi del 2012 con punte verso l’alto a 1.10 e verso il basso a 0.89. Diversa, invece, la situazione per il cambio EUR/AUD: siamo sui minimi storici in area 1.2760 ed è probabile che il bearish trend continui almeno fino a 1.20 – 1.15 nei primi 6 mesi del 2012.

Il Kiwi, invece, cioè il cross NZD/USD (dollaro neozelandese/dollaro americano), dovrebbe mostrare una volatilità più bassa rispetto all’Aussie e muoversi tra 0.82 e 0.75. Per quanto riguarda il tasso di cambio dollaro americano/dollaro canadese (USD/CAD, il cosiddetto “Loonie”), il range di oscillazione dovrebbe attestarsi tra 1.05 e 0.97 nei primi 3-6 mesi del 2012. La volatilità non dovrebbe essere molto elevata e i picchi di prezzo verso l’alto e il basso non difficili da prevedere. Il cambio EUR/CAD, invece, dovrebbe proseguire lungo la traiettoria discendente che sta spingendo i prezzi verso 1.30. Le stime su questo cross sono per un range di oscillazione compreso tra 1.45 e 1.25, anche se nei primi 3-6 mesi i prezzi dovrebbero restare nella parte bassa del range tra 1.35 e 1.25.

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