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Forex: prese di profitto partite dall’Asia

giovedì 27 settembre 2012, di Matteo Paganini - Chief Analyst DailyFX (FXCM)

Dopo le forti discese cui abbiamo assistito anche durante la giornata di ieri, con forti segni rossi registrati in tutta Europa ed in America, questa notte abbiamo visto le prime prese di profitto, partite in Asia sull’azionario e che si sono ripercosse sul mercato valutario tramite acquisti di valute a più alto rendimento (nominale) rispetto al dollaro americano.

Le tensioni che si stanno vivendo in Spagna ed in Grecia non aiutano di certo la situazione, ma il fatto che si stiano inasprendo i conflitti forieri di protesta non sta preoccupando più di tanto i mercati, che hanno scontato nei prezzi la situazione e che non credono più che il popolo possa contare qualcosa all’interno di processi decisionali, tesi a mantenere l’esistenza della moneta unica europea.

Queste prese di profitto si stanno sviluppando, come vedremo nella parte relativa all’analisi dei livelli tecnici, tutte nello stesso senso ed i livelli di resistenza che indicheremo, se non dovessero tenere, potrebbero portare ad approfondimenti rialzisti verso i massimi relativi di breve periodo toccati dalla maggior parte degli strumenti finanziari in analisi.

Questi movimenti sono stati resi possibili da rumor che sono arrivati dalla Cina, secondo cui il governo sta pensando a misure di sostegno per evitare che l’indice Shanghai Composite si porti sotto il livello psicologico di 2,000 punti. Questa discesa, che nell’ultimo anno ha visto l’indice perdere oltre 500 punti nell’ultimo anno, sta riflettendo la situazione di rallentamento che la Cina sta vivendo.

Il mondo valutario ha visto il dollaro australiano seguire molto da vicino i movimenti correttivi, che come abbiamo visto si sono propagati a tutte le major ed ora si tratterà di vedere se le resistenze indicate non salteranno o se le prese di profitto saranno più forti.

Dal punto di vista macro, oggi potrebbero intervenire due dati a portare aumenti di volatilità sul mercato. Stiamo parlando dell’indice di fiducia europeo, in pubblicazione alle ora 11 (previsioni a 86.1, come il precedente) e degli ordini di beni durevoli americani, attesi in forte decrescita per il mese di agosto (-5.0%) rispetto al +4.2% relativo al mese di luglio.

EurUsd – grafico orario

EurUsd
L’euro ha proseguito la sua strada di discesa verso 1.2800, fermandosi intorno a 1.2835, prima di effettuare una correzione che sta formando una figura a bandiera, potenzialmente ribassista. Una violazione a ribasso di 1.2860 potrebbe portare ad accelerazioni verso i minimi visti ieri, che se non dovessero tenere aprirebbero la strada verso l’obiettivo naturale della discesa cominciata verso metà settembre, 1.2800 per l’appunto. Un ritorno sopra il livello di 1.2900 potrebbe non essere sufficiente per assistere a riprese sostanziali dei prezzi, in quanto tra 1.2915 e 1.2925 passano tutti i livelli di resistenza più importanti, ovvero la media mobile a 100 periodi, i livelli di congestione statici visti negli ultimi due giorni e la trendline tracciata dal doppio massimo che vediamo sul grafico in pagina.

UsdJpy
Aumenta l’esposizione dei trader retail sul lato long di mercato per quanto riguarda il dollaro americano contro lo yen giapponese. Uno sbilancio di 20.25 posizioni lunghe per ogni posizione corte equivale a più del 95% di trader retail lunghi, con stop posizionati con tutta probabilità sotto 77.50. Questo significa che si sta scommettendo su un rialzo del dollaro, che però si trova all’interno di un canale ribassista di breve periodo, che potrebbe far sfociare i movimenti di mercato in una presa degli stop appena citati, che porterebbe a nuove accelerazioni ribassiste. Un ritorno sopra 77.90 cambierebbe lo scenario, ma fino a quando non verrà oltrepassato il 78.00, possiamo non aspettarci movimenti di ripresa.

EurJpy
La rottura di 100.00 ha portato ad un’accelerazione ribassista che però si è rivelata modesta, essendosi sviluppata all’interno di un quarto di figura anziché percorrere quei 50 punti che ci aspettavamo. In questo momento ci troviamo di fronte al tentativo di rottura a rialzo della trendline discendente tracciabile su un grafico orario, il che potrebbe farci vedere delle continuazioni delle correzioni in atto, fino a 100.50/60, dove passano i più importanti livelli di resistenza (punti precedenti ed EMA100). Se non dovessimo riportarci sopra questi livelli, potremmo vedere nuovamente dei tentativi di riportarsi sotto il 100.

GbpUsd
La sterlina ha tentato delle rotture ribassiste contro il dollaro, che si sono fermate intorno a 1.6140. La correzione che ha seguito quella dell’euro è stata più volatile (liquidità inferiore sul cable piuttosto che sull’euro) e vede ora in 1.6215 il livello di resistenza principale che potrebbe essere in grado di contenere i movimenti correttivi. Una rottura di essi potrebbe portare a rivedere 1.6250, dovessero invece resistere, un ritorno verso 1.6150 sarebbe la strada più probabile.

AudUsd
Correzione molto forte anche quella vista sul dollaro australiano, che si è riportato soprea 1.0400 e vede ora in 1.0450 i punti di resistenza. Analogamente a quanto visto su euro e sterlina (notate come le correlazioni stiamo ben funzionando in questi frangenti), una tenuta di questi livelli potrebbe farci assistere a ritorni sotto 04 figura, mentre in caso di rottura potremmo ripuntare i massimi di periodo (grafico H1).

XAU/USD
Forte discesa dell’oro sulla rottura dei punti statici di 1,760.00, che ha approfondito ulteriormente, raggiungendo e superando a ribasso 1,740.00 nel momento in cui sono saltati i livelli più forti di 1,755.00. Le prese di profitto sono state considerevoli e hanno seguito le vendite di dollari overnight contro il rischio, riportando i prezzi sotto il primo punto di rottura di ieri. 1,760.00 rappresenta ora la resistenza principale (livello tondo ed EMA100) da seguire per vedere nuove discese delle quotazioni, che potrebbero riavvicinarsi a 1,750.00.

USOil
Continua la fase ribassista per il petrolio, che, dopo le discese di ieri che hanno portato a vedere 89.00, sta correggendo insieme agli altri strumenti quotati contro dollaro. Le resistenze, in questo caso, passano intorno a 91.00.

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