Forex: Dollaro/Yen attorno a 79.50. L’effetto BoJ su USD/JPY

Il cambio Dollaro/Yen (USD/JPY), dopo le dichiarazioni da parte della Bank of Japan è sceso di 50 pips, da 80 al di sotto del 79.5. La Bank of Japan ha esteso il programma di quantitative easing per un totale di 11 mila miliardi di Yen (la scorsa implementazione era stata di 10 mila miliardi) che corrispondono a 138 miliardi di dollari, portando così il programma ad un totale di 91 mila miliardi di yen.

Bank of Japan: l’effetto sul cambio

Le previsioni dei mercati supponevano un incremento di 10 mila miliardi, ma a ridosso dell’evento le aspettative sono cresciute parecchio, portando lo yen a rialzo.

Al momento la coppia è scambiata attorno al 79.50, così mentre la linea del 79.05 sarà il prossimo significativo supporto, si indebolisce la forza della resistenza della linea al 79.70.

Giappone: recessione nel terzo trimestre 2012?

La pressione esercitata dalla classe politica prima delle elezioni, una bilancia commerciale preoccupante, vendite al dettaglio al di sotto delle aspettative e altri fattori avevano portato a supporre un incremento pari a 20 mila miliardi di Yen.

Ad ogni modo, le previsioni della banca centrale sono tutt’altro che rosee. L’economia giapponese non accenna a mostrare segni di miglioramento; dati separati, rilasciati sulla produzione industriale, hanno registrato il calo più imponente dall’anno scorso. Le letture negative dagli indicatori economici del Giappone fanno supporre che l’economia sia entrata in recessione nel terzo trimestre (i dati sul PIL Giapponese saranno rilasciati verso la metà del mese di novembre).

Bank of Japan: possibili nuovi interventi?

Viste le prospettive c’è chi suppone la possibilità di un nuovo intervento da parte della BoJ nei prossimi mesi. Bisogna notare come questo sia il secondo intervento in due mesi: il mese scorso la BoJ aveva incrementato il programma di acquisti portandolo a 80 mila miliardi di Yen. Questa volta, inoltre, la Bank of Japan ha annunciato un piano illimitato di facilitazione di credito per stimolare i prestiti bancari, fornendo finanziamenti a lungo termine e a bassi tassi di rendimento.