Forex: euro/dollaro sfiora 1,3780 dopo dati ADP e inflazione "core" inferiori alle attese

In attesa delle comunicazioni della FED sulle prossime scelte di politica monetaria negli Stati Uniti, il mercato si sta concentrando su alcuni market mover statunitensi pubblicati tra le ore 13.15 e le 13.30. Si tratta dei nuovi occupati nel settore privato (sondaggio ADP), che a ottobre sono aumentati a +130mila unità da +145mila unità del mese scorso (dato rivisto al ribasso da +166mila). Gli analisti si aspettavano un risultato migliore a +151mila unità. Molto atteso era anche il dato sull’inflazione negli Usa.

A settembre l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese degli analisti. Su base tendenziale la crescita è a +1,2%, in calo da +1,5% del mese precedente. L’inflazione "core" è diminuita a +0,1% su base mensile. Il risultato è invariato rispetto al mese precedente, ma più basso rispetto a quanto stimato dagli analisti (+0,2% m/m). Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è balzato fino a 1,3777, avvicinandosi alla resistenza intraday di 1,3780.

Dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici americani il cambio sta però arretrando, tanto che i prezzi sono velocemente tornati sotto 1,3760. Il biglietto verde sembra poter rimbalzare in attesa della FED, tanto che anche il cambio dollaro/yen è rimasto sopra quota 98 e non lontano dai top intraday di 98,30. In rialzo l’oro, che ha sfiorato quota 1.360 dollari l’oncia.