Home > Altro > Archivio > Forex: euro/dollaro rimbalza dopo i payrolls deludenti. Ritorno a 1,38 entro (…)
Forex: euro/dollaro rimbalza dopo i payrolls deludenti. Ritorno a 1,38 entro fine mese?
lunedì 13 gennaio 2014, di
Il tasso di cambio euro/dollaro ha chiuso l’ultima seduta della scorsa ottava poco sotto quota 1,37, mostrando grande forza dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro americano. I non-farm payrolls sono stati deludenti (livello più basso degli ultimi tre anni), anche se probabilmente il forte calo è stato dovuto alle problematiche legate all’ondata di gelo che ha colpito di recente gli Stati Uniti. In netto calo, invece, il tasso di disoccupazione, che a dicembre è sceso al 6,7% dal 7% del mese precedente. Si avvicina così la stretta sui tassi della FED, che intanto è pronta a cambiare la guida nei prossimi giorni: Janet Yellen sostituirà Ben Bernanke, giunto a fine mandato.
Sul forex il biglietto verde appare nuovamente in difficoltà e non solo nei confronti della moneta unica. Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro ha trovato un fondamentale supporto in area 1,3550, che al momento sembra davvero impossibile da perforare per l’accanita opposizione dei compratori. A questo punto, in caso di breakout deciso di quota 1,37, il cambio euro/dollaro potrebbe accelerare vistosamente al rialzo favorito anche dai forti flussi di denaro esteri che continuano a riversarsi sulle borse e i bond pubblici della periferia europea. Inoltre, come ha fatto notare in un recente report Standard & Poor’s, la BCE ha poche cartucce da sparare per indebolire la propria moneta nell’ambito della cosiddetta “guerra delle valute” tra banche centrali.
L’agenzia di rating americana ritiene che la BCE ha già fatto molto e quasi certamente non farà mai come la FED o la Bank of Japan, andando ad acquistare direttamente asset sui mercati. Il prossimo passo sarà completare la revisione della qualità degli attivi e fare qualche progresso in più sull’unione bancaria. Lo scenario potenzialmente deflazionistico dovrebbe continuare a sostenere le quotazioni della moneta unica per diverso tempo ancora, tanto che gli esperti di Goldman Sachs continuano a credere che il cambio euro/dollaro possa salire fino a 1,40 nel corso del 2014. Nel breve periodo i prezzi dovrebbero rivedere quantomeno quota 1,37, ma in caso di consolidamento del bullish trend è possibile un ritorno in area 1,38 già entro fine mese.