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Forex: euro/dollaro resta tonico grazie a Draghi. Pronto nuovo assalto a 1,38
martedì 17 dicembre 2013, di
Il tasso di cambio euro/dollaro continua a muoversi all’interno di un trend rialzista di breve-medio periodo, in attesa di conoscere le decisioni sul tapering della Federal Reserve. Prima della riunione del Fomc di mercoledì, c’è spazio però per la valutazione di importanti dati macroeconomici a partire dall’indice Zew tedesco, che sarà pubblicato questa mattina alle ore 11. L’indice di fiducia delle imprese teutoniche è salito sui massimi a 4 anni il mese scorso e ora è atteso in miglioramento. Sul forex l’euro resta tonico, anche se da inizio settimana ha un po’ rallentato la sua corsa al rialzo.
Il cambio euro/dollaro resta poco sotto la fondamentale barriera grafica di 1,38, che finora ha resistito molto bene ai continui assalti dei compratori. Nel mirino resta sempre il precedente massimo annuale di 1,3832, toccato lo scorso 25 ottobre. In caso di breakout rialzista esplosivo, i prezzi potrebbero accelerare bruscamente al rialzo e spingersi fino a 1,40 entro fine anno. Di converso, la tenuta dell’area di resistenza compresa tra 1,38 e 1,3830 dovrebbe creare i presupposti per una maggiore pressione ribassista con possibile correzione dei prezzi verso 1,37 – 1,3650.
Intanto ieri la moneta unica è stata ben supportata dalle parole di Mario Draghi, intervenuto durante un’audizione al Parlamento europeo. Il numero uno della BCE ha ribadito che l’euro è irreversibile e non ci sono possibilità di tornare indietro, ovvero alle monete nazionali. Il banchiere italiano ha dichiarato che “coloro che pensano di uscire dall’euro, magari per svalutare del 40% la valuta, sono degli ingenui”. Secondo Draghi lasciare l’euro per sottrarsi alle riforme strutturali sarebbe un gravissimo errore di valutazione, in quanto senza la rete di protezione dell’euro servirebbero poi riforme ben più dolorose e difficilmente sopportabili dalla popolazione.