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Forex, euro-dollaro australiano (EUR/AUD): l’impennata dopo Draghi, verso i NFP
venerdì 4 dicembre 2015, di
Impressionante il rally dell’euro ieri pomeriggio su tutti i cambi del forex: il tasso d’interesse della BCE è rimasto invariato allo 0,05% e la conferenza stampa del presidente Mario Draghi ha deluso quanti credevano ciecamente in un ulteriore ribasso dell’euro, che nel cambio con il dollaro australiano (EUR/AUD) ha invece guadagnato 609 pip in 5 ore.
Il potenziamento del Quantitative Easing non c’è stato, la fiducia della BCE nella ripresa economica dell’Eurozona ha portato alla decisione di limitarsi ad estendere il QE fino a marzo 2017, rimandando a data da destinarsi ulteriori estensioni del piano.
Mario Draghi e il QE 2: “whatever it takes”
La determinazione con la quale Mario Draghi e la BCE procedono nel loro intento di riportare l’inflazione dell’Eurozona verso il target del 2% non è diminuita e il famoso “whatever it takes” del presidente dell’Eurotower resta la linea guida della politica monetaria della Banca Centrale Europea. Draghi ha ribadito che un ulteriore rafforzamento del QE resta possibile ed ha sottolineato l’importanza del programma:
“Siamo pronti e in grado di agire [...] Senza le nostre misure avremmo mezzo punto d’inflazione in meno l’anno prossimo”.
Il balzo dell’euro
Le dichiarazioni del presidente Draghi e le stime positive sull’economia dell’Eurozona hanno fatto compiere all’euro un salto davvero impressionante nel forex. La major euro-dollaro si è apprezzata di 460 pip, raggiungendo ieri il massimo di 1,0980. Nei cross principali, l’euro ha guadagnato 462 pip sullo yen 606 pip sul dollaro canadese e addirittura 609 pip sul dollaro australiano.
Euro-dollaro australiano: inversione di rotta?
Dopo il triplo massimo che avevamo individuato sopra la neckline di 1.5596 la quotazione di EUR/AUD ha raggiunto tutti i target andando a sfiorare la trendline di lungo periodo toccando ieri il minimo di 1.4350. Con il balzo di ieri il cambio euro-dollaro australiano si è riportato al di sopra del livello di 1.4738. Sul cross avrà probabilmente un notevole impatto la notizia del pomeriggio sui Non Farm Payrolls statunitensi (NFP) e sarà interessante studiare gli effetti della volatilità di questo pomeriggio.
Nelle prossime settimane, qualora fosse confermato il trend rialzista potremmo rivedere il cambio EUR/AUD in direzione dei target di 1.5072, 1.5301 e 1.5596. Al contrario, qualora il supporto statico di 1.4738 e quello dinamico della trendline fossero rotti al ribasso, potremmo invece assistere ad un cambiamento radicale e alla formazione di un nuovo trend negativo.