Forex, euro-dollaro ad un bivio importante: cosa sapere per l’ultima settimana del 2015

Pausa di Natale terminata per il forex e per il cambio euro-dollaro che, nelle ultime ore, ha ripreso a correre sulla spinta del trend positivo che lo guida dall’inizio di dicembre, in forza di un grande momento per la valuta dell’Eurozona.

Il modesto gap di apertura negativo registrato su EUR/USD in avvio di contrattazioni è stato presto colmato e gli scambi hanno nuovamente visto prevalere gli acquisti, almeno per il momento, con movimenti piuttosto considerevoli se si considera il periodo a cavallo tra le feste.

Cosa spinge EUR/USD al rialzo?

Un importante fattore che sta determinando la risalita del cambio euro-dollaro anche in questi giorni è certamente la pausa del Quantitative Easing che durerà fino al 1° gennaio. La misura era già stata prevista dalla Banca Centrale Europea e riflette la volontà dell’istituto di Francoforte di non creare distorsioni sul mercato data la scarsa liquidità. Con lo stop temporaneo all’immissione di liquidità in Eurozona, il forex vede EUR/USD rafforzarsi.

I market mover di oggi

Per tutto l’arco della mattinata non è prevista la pubblicazione di dati macroeconomici ad alto impatto per il mercato delle valute, situazione differente invece per il pomeriggio, quando sarà il momento di alcuni market mover riguardanti l’economia degli Stati Uniti: alle ore 16:30 sarà pubblicato l’indice della FED di Dallas sulle attività manifatturiere, mentre un’ora dopo ci sarà l’asta dei titoli di Stato USA trimestrali e semestrali.

Euro-dollaro, analisi tecnica e previsioni

La major EUR/USD ha appena sfiorato la resistenza di 1.0986, livello al di sotto del quale il prezzo ha rimbalzato già due volte nel corso di questo mese: la sua eventuale rottura al rialzo aprirebbe la strada per i prossimi target di 1.1055 e 1.1126. Sono fasi importanti per la coppia di valute, in quanto un diverso scenario potrebbe vedere la quotazione scendere al di sotto dei supporti di 1.0903 e 1.0832, il che si tradurrebbe nel completamento di un testa-spalle ribassista. Va considerato però che un pattern d’inversione di queste dimensioni potrebbe risultare piuttosto precoce, fino a chiari segnali ribassisti il trend si può considerare rialzista.