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Forex: elezioni politiche 2013, scenari. Come reagirà il mercato valutario?
martedì 8 gennaio 2013, di
Nel contesto della crisi del debito e delle aspettative/preoccupazioni dei mercati, come reagirà il mercato valutario alle elezioni in Italia? L’esito del voto può dare vita a diversi scenari.
Dalla prospettiva del mercato Forex, le elezioni politiche del 2013 in Italia sono considerate come un evento cui corrisponde un certo grado di rischio, visto che l’Italia è la terza economia della zona Euro e dato l’elevato rapporto rapporto tra PIL e debito, ma quali sono le prospettive sul mercato valutario?
Politiche 2013: Monti o non Monti?
Delle analisi in merito, tutte sembrano concludere su un medesimo punto: Monti.
Le possibilità, infatti, convogliano tutte su Mario Monti che potrebbe candidarsi ed essere eletto, portando così a compimento la famosa agenda, oppure entrare a far parte della coalizione di governo, ricoprendo una carica importante (ministro dell’economia, si vocifera).
La presenza di Monti al governo come capo o persona influente (sembra essere lo stesso) è certamente Euro-positiva, ma in ogni caso non darebbe il via ad una reazione estrema dei mercati che a questo punto sperano nella sua presenza alla prossima coalizione di governo.
Forex: Berlusconi è Euro-Negativo?
A quanto pare, sembrerebbe proprio che l’unico esito euro-negativo alle elezioni politiche del 2013 sia la rielezione di Silvio Berlusconi perché, agli occhi degli investitori ormai troppo scettici per credere alle promesse, tale vittoria rappresenterebbe un disfacimento dei progressi raggiunti sino ad oggi.
Agli occhi della stampa estera il leader favorito sembra essere Bersani mentre invece non vengono prese in alcuna considerazione altre possibilità con la vittoria del M5S.
Promesse e credibilità
Dando uno sguardo al contesto europeo e allo svolgimento dei fatti relativi alla gestione della crisi, si può azzardare a dire che in questi periodi non sia tanto una questione di "riforme in agenda", ma piuttosto di credibilità del nuovo leader eletto che sia in grado di portare avanti il discorso Europeo.
La promessa di un impegno alla collaborazione con la Germania non è sufficiente a garantire una maggiore coesione politica a livello internazionale.
Elezioni 2013: come reagirà il mercato valutario?
Le elezioni in Francia ed in Grecia del 2012 ci insegnano che durante il voto, i mercati sperimentano l’aumentare della volatilità, ma al momento del risultato dello spoglio, soltanto un esito del tutto imprevisto (come può esserlo l’elezione di un piccolo partito estremista) può smuovere violentemente i mercati e mischiare le carte in tavola, complicando la vita all’Euro.
Imprevisti a parte, dunque, le elezioni politiche del 2013 in Italia non dovrebbero stravolgere il corso del mercato valutario sull’Euro.