Forex: dollaro australiano verso la parità con il dollaro Usa

Il taglio dei tassi di interesse al minimo storico del 2,75%, avvenuto ieri dopo la riunione della Reserve Bank of Australia (RBA), ha spinto il dollaro australiano sempre più in basso contro le major currencies. La decisione di tagliare il costo del denaro in Australia riflette la debolezza dell’economia nazionale, ancora troppo dipendente dall’andamento della locomotiva economica cinese e dall’export di materie prime. La RBA ha intenzione di stimolare maggiormente il mercato domestico e tutelare l’export nella regione del Sud-Est asiatico indebolendo la divisa nazionale, mentre il Giappone ha da tempo perseguito con decisione una politica di svalutazione competitiva.

Da un punto di vista tecnico, sul forex il tasso di cambio Aud/Usd sembra indirizzato verso il raggiungimento della parità. L’Aussie è sceso sui minimi a due mesi a 1,0154, ma poi stanotte è riuscito a rimbalzare fino a 1,02. Nel brevissimo periodo non va escluso un return move verso la key-area di 1,0220, dove probabilmente i venditori avranno gioco facile per ripristinare il trend ribassista. In caso di discesa sotto 1,0150, il cambio dovrebbe allungare fino a 1,0080 prima e sulla parità poi nel giro di pochi giorni.