Forex: dalla Slovacchia uno sgambetto all’Euro

Ieri è stata una giornata caratterizzata da alti e bassi a seguito delle dichiarazioni di Jean-Claude Trichet, che ha messo in guardia le autorità politiche e monetarie europee dall’attuale crisi sistemica. Secondo Trichet è necessario agire in fretta e ricapitalizzare le banche con un intervento coordinato. Nel frattempo è arrivata una doccia fredda sul fronte EFSF, cioè il fondo europeo salva-stati. Infatti, in Slovacchia il parlamento ha respinto la ratifica del fondo. Il paese slovacco è ora l’unico paese dell’Ue-17 a non aver ratificato l’EFSF. La settimana prossima ci si aspetta, però, una nuova votazione in parlamento.

Sul Forex, però, l’euro non sembra al momento risentire di questo episodio e continua nel suo rimbalzo restando sopra quota 1.3640 contro dollaro. Le prossime ore potrebbero essere decisive, in quanto la fase laterale delle ultime ore sotto 1.37 dovrebbe concludersi con una presa di posizione più netta da parte dei compratori. In caso di breakout di 1.37 gli obiettivi di prezzo restano 1.38 e 1.3940. Tuttavia, occhio al ritorno di fiamma dei venditori in caso di fallimento dell’eventuale nuovo attacco alle resistenze di 1.37, soprattutto se dovessero avvenire forti discese dei listini azionari. In questo caso potremmo attenderci un ritorno sui minimi di ieri, a 1.3565, o anche un approdo sull’area di supporto 1.3520 – 1.35. Stesso quadro tecnico per il cambio euro/yen, dal quale ci si aspetta un breakout esplosivo di area 104 per un primo target posto tra 104.80 e 105. Soltanto la perdita decisa del supporto di 104, abbinata a un peggioramento del sentiment di emrcato, potrebbe far ritornare forti vendite con primo target a 102.50. Sul Forex troviamo anche una sterlina più tonica rispetto a ieri, quando i prezzi avevano toccato un minimo a 1.5542 (supporto dinamico della Ema200 sul grafico a 60 minuti). I prezzi sono ora in area 1.56 e nelle prossime ore potrebbero tornare a salire con maggiore forza magari fino in area 1.5650 prima e 1.57 poi. Tra le materie prime, ancora pochi spunti sull’oro che resta poco sotto 1670$ l’oncia inserito in una fase laterale con bassa volatilità.