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Forex: come sono andate le valute a Marzo?

lunedì 1 aprile 2013, di Federica Agostini

Durante il mese di marzo, sono state principalmente due le "big stories" che hanno mosso (e scosso) i mercati. Nei primi 15 giorni del mese, l’ingovernabilità italiana sembrava destinata a diventare il caso del momento, ma successivamente la storia di Cipro e del tormentato bailout dell’isola hanno preso il sopravvento.

Qualsiasi analisi o previsione di questo mese, infatti, ha avuto come protagonisti assoluti il salvataggio di Cipro e l’Italia, in recessione e senza governo.

D’altra parte, invece, il gigante dell’economia mondiale ha vissuto un mese in cui gli indicatori hanno riportato letture positive che indicano il progressivo, sebbene lento, recupero dell’economia USA.

Vediamo più nel dettaglio com’è andato il mese di marzo per le principali coppie valutarie del mercato Forex.

Euro/Dollaro

Durante il mese di marzo, sotto forti pressioni per la situazione politica italiana e la crisi cipriota, l’Euro ha perso circa l’1.5% contro il Dollaro USA.

  • Eur/Usd: gli eventi del mese
     Il mese era iniziato al di sopra della soglia 1.30 e le parole di Draghi durante la conferenza stampa (il 7 marzo) sembravano aver dato alla moneta unica la "spinta positiva" necessaria a scacciare i timori per l’imminente crisi politica italiana.
     Tuttavia, come evidenziato dalle lunghe candele ribassiste, le news del bailout di Cipro hanno spinto al ribasso il cambio che dal massimo di 1.3134 (post BCE) è arrivato a sfondare i supporti più duri fino a raggiungere un minimo di 1.2752 dopo le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem, il quale ha parlato della possibilità che lo schema del bailout di Cipro possa diventare il modello per i prossimi salvataggi dell’Eurozona.

Euro/Yen

La moneta unica ha perso anche contro lo Yen, il cambio EUR/JPY ha registrato per questo mese un calo dello 0.89%, raggiungendo un massimo di 126.04 e un minimo a 119.75.

Per quanto riguarda lo Yen, degno di nota nel mese è stato l’intervento del nuovo presidente della Bank of Japan, Haruiko Kuroda il quale ha annunciato l’apertura della banca ad un piano di acquisti illimitato, sullo stile della Fed.

Euro/Sterlina

Durante il mese di marzo, la moneta unica ha perso il 2.59% contro la Sterlina, passando da un massimo di 0.8794 ad un minimo di 0.8416. Come evidenziato in maniera evidente dal grafico, il mese di marzo sul cambio EUR/GBP è stato decisamente ribassista.

C’è da notare, ad ogni modo, che a marzo la sterlina ha fatto bene anche contro il dollaro USA; il cambio GBP/USD ha infatti registrato un guadagno del 1.07%.

Dollaro/Yen

Positivo l’andamento del cambio USD/JPY con il dollaro che guadagna lo 0.66%. In questo mese costellato da momenti di forte avversione al rischio, il cambio USD/JPY è arrivato arrivato a toccare il massimo di 96.72 per poi ri-scendere ad un minimo di 92.44 e consolidarsi verso la fine del mese in zona 94.

Oro/Dollaro USA

Sale anche il valore dell’oro in questo mese in cui la crisi dell’euro sembra essere tornata in pieno stile e l’avversione al rischio spinge gli investitori verso i "safe haven". Lo XAU/USD ha guadagnato infatti l’1.35%.

Dai minimi di inizio mese a 1561.74, l’oro è arrivato ad un massimo di 1616,70 nella metà del mese per poi riscendere leggermente e chiudere il mese al di sotto della soglia 1.600.

Forex: verso il mese di aprile

Si chiude un mese di forti incertezze per l’Eurozona, dopo un periodo di relativa tranquillità e grandi apprezzamenti per la moneta unica, durante il mese di marzo l’euro è arrivato a toccare i minimi degli ultimi 4 mesi e i timori per la possibilità della fine dell’Euro hanno ripreso a dominare la scena.

Gli Stati Uniti, invece, scampati ai vari fiscal cliff e sequester, sembrano sulla via del recupero economico, anche se la Federal Reserve mantiene il pugno sul Quantitative Easing.

All’avvio di questo aprile 2013, i mercati segnano una certa avversione al rischio ed il sentiment sulla moneta unica è ancora una volta ribassista, si teme, infatti che l’Italia possa dover tornare alle urne (eventualità che secondo alcuni potrebbe portare il cambio EUR/USD verso l’1.20) e che nuovi shock possano colpire il blocco dei 17.

  • Sarà il mese della correzione, o torneremo ai livelli dell’anno scorso, quando la fine sembrava più che mai vicina?

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