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Forex: cambio euro-dollaro in discesa, destino nelle mani della FED
sabato 23 gennaio 2016, di
Si è chiusa ieri una settimana bearish per il cambio euro-dollaro, la moneta dell’Eurozona ha perso 119 pip contro il dollaro e rotto al ribasso l’importante supporto di 1.08, ma la prossima sarà la settimana di Janet Yellen e della FED.
Se l’analisi tecnica di EUR/USD suggerisce una prospettiva in discesa, la conferenza stampa del presidente della Federal Reserve potrebbe sorprendere.
Euro-dollaro, cos’ha spinto la quotazione al ribasso?
Le parole di Mario Draghi, numero 1 della BCE, ci hanno abituato a frequenti scosse al ribasso sul cambio euro-dollaro nelle occasioni in cui ha sostenuto con decisione misure di politica monetaria espansiva come il Quantitative Easing.
Questo è quanto si è ripetuto anche nella scorsa settimana e la possibilità che l’Eurotorre metta in campo sforzi maggiori già dal prossimo marzo è stato il motivo principale per cui la quotazione di EUR/USD è tornata a scendere al di sotto della soglia di 1.08.
Euro-dollaro, la Federal Reserve potrebbe cambiare idea
La FED ha avviato nello scorso dicembre un programma di graduale rialzo del tasso d’interesse e nella sera del prossimo mercoledì potrebbe aver luogo il secondo passo o potrebbe essere confermato il tasso allo 0,5%.
Esiste però anche una terza alternativa: secondo quanto affermato da Janet Yellen, la FED potrebbe tornare sui suoi passi nel caso in cui la stretta monetaria statunitense avesse avuto ripercussioni negative nei mercati finanziari internazionali. Questo spiega come mai le turbolenze provenienti dalla Cina e il crollo dei maggiori indici azionari mondiali accrescano l’attenzione sulla prossima conferenza stampa del presidente della Federal Reserve.
Nel caso in cui la FED desse segnali di incertezza o addirittura riportasse il tasso d’interesse allo 0,25%, su EUR/USD assisteremo con buona probabilità ad una grande impennata della quotazione.
EUR/USD: analisi tecnica e previsioni per la prossima settimana
Dopo aver rotto al ribasso il livello di 1.0812, che supportava la quotazione dallo scorso 5 dicembre, il cambio EUR/USD assume un outlook ribassista nella direzione del supporto di 1.0740, ma per sapere che quotazione raggiungerà la coppia di valute tra una settimana occorrerà attendere la riunione della FED.
Un nuovo aumento del tasso d’interesse sarebbe in grado di condurre EUR/USD verso i supporti di 1.0657 e 1.0565, ma l’ipotesi appare improbabile dato il ravvicinato aumento del tasso appena un mese fa. Un cambiamento di rotta da parte di Janet Yellen, al contrario, darebbe ad euro-dollaro una spinta rialzista potente e la major potrebbe allora tornare nel range compreso tra 1.08 e 1.10, con prospettive diamentralmente opposte.