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Forex Trading: ecco perché dovresti imparare a giocare a poker
sabato 22 settembre 2012, di
Chi non ha mai giocato o assistito ad una partita di poker? Soprattutto il poker texano è molto avvincente anche da guardare e, sebbene giocare a poker e fare trading non siano la stessa cosa, ci sono diversi aspetti, soprattutto in relazione allo stato di tensione emotiva che li rendono simili e permettono un potenziale “scambio” di conoscenze tra questi due affascinanti, seppur diversi, mondi.
Dunque, ecco tre semplici motivi per cui, per migliorare le tue performance come trader, dovresti imparare a giocare a poker.
1. Keep calm and...poker-face
Ai tavoli professionali, molti giocatori portano cappelli, occhiali da sole, cappucci. Non sono timidi, ma cercano quanto più possibile di tenere alla larga le emozioni e, soprattutto, di non lasciarle intravedere ai propri avversari. Certo, consigliare ad un trader di entrare sul mercato con gli occhiali da sole non sarebbe molto utile, ma lo stato mentale del trader dev’essere lo stesso di quel pokerista che fa “poker-face” e non lascia alle emozioni né di entrare, né di trapelare.
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Vincere è esaltante, ma il difficile viene dopo, quando bisogna contenere le proprie emozioni affinché non influenzino le scelte future.
Se avete mai giocato a poker saprete che dopo un all-in vincente, l’istinto è quello di continuare ancora, e ancora, e ancora. Ma al terzo all-in di seguito, con buone probabilità, avrete ridotto il vostro pot a qualche spiccio.
Nel trading, così come nel poker, è fondamentale riuscire a riprendere il controllo sulle proprie emozioni, sia dopo una vittoria, sia dopo una sconfitta. Altrimenti il rischio è quello di agire sull’onda dell’emozione e, si sa, il trading emozionale non è mai una strategia vincente.
2. Non andare all-in se hai la coppia di due
Aumentare il proprio capitale è, tanto per il trading quanto per il poker, lo scopo finale.
E’ emozionante andare all-in e vincere l’intero pot. I migliori pokeristi raramente chiamano l’all-in sull’onda dell’emozione perché se perdi esci dal tavolo.
Scommettere significa rischiare, dunque è vero: bisogna imparare a gestire quanto sia possibile/giusto rischiare secondo le proprie disponibilità, ma la vera abilità consiste nella scelta del momento giusto. Nessun pokerista professionale si sognerebbe di andare all-in con 2 e 7 al tavolo finale (a meno che non stia tentando un bluff!).
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| Dal film "Rounders - Il Giocatore" |
Basta guardare una partita di un torneo di un certo livello per rendersi conto di come i pokeristi più bravi e vincenti siano sempre e categoricamente quelli più selettivi e in grado di aspettare di avere la giusta mano, l’opportunità per trarsi in vantaggio.
Allo stesso modo, nel Forex Trading devi saper aspettare, valutare le condizioni e comprendere se e quanto queste ti siano davvero favorevoli.
3. Know your enemy
“Se non conosci il tuo nemico, ma conosci soltanto te stesso, le tue possibilità di vittoria saranno pari alle tue possibilità di sconfitta” recita l’Arte della Guerra di Sun Tzu.
Conosci chi stai sfidando e saprai come sconfiggerlo, è la regola. E bene, buona parte delle strategie di gioco di un pokerista professionale dipendono dal suo avversario così come la strategia di un trader deve dipendere dal terreno su cui vuole operare.
Un pokerista vuole conoscere i punti deboli e i limiti del suo avversario, un trader deve pretendere di conoscere le caratteristiche e i comportamenti del mercato sul quale intende entrare, perché? Per trarne vantaggio!
Coppie valutarie diverse hanno comportamenti distinti alcune sono più volatili, altre meno, alcune molto lente altre rapidissime, buttarsi alla cieca senza considerare contro chi ci si sta lanciando è un ottimo modo per schiantarsi!
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Conosci il nemico come conosci te stesso. Se fari così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo. - Sun Tzu, "L’arte della Guerra"