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Forex: Italia, tassi record. Sell-off per l’Euro
mercoledì 9 novembre 2011, di
Non si placa la tensione sui titoli di stato italiani. Nuovo record di sempre questa mattina per lo spread Btp-Bund che ha raggiunto addirittura la soglia dei 513 punti base! Il rendimento del decennale italiano sfiora ora il 7%, una soglia da sempre definita come un segnale di allarme in grado di scatenare il panico tra gli operatori. Tra l’altro è arrivata anche la notizia che la società londinese Lch Clearnet, che regola gli scambi sui titoli di stato e pronti contro termine, ha alzato i margini sui Btp a 7 e 10 anni portandoli rispettivamente al 6,65% e all’11,65%, rendendo così più costosa la detenzione dei titoli di stato italiani nei portfolios degli investitori. Le borse europee sono in calo, in particolare è crollato l’indice italiano che segna una perdita del 3%.
Sul Forex forti vendite sull’euro. Il cross EUR/USD è sceso fin sotto 1.37, mentre stanotte i prezzi avevano addirittura tentato di raggiungere la resistenza di area 1.3870 fermandosi però poco prima di 1.3860. Già stamattina avevamo messo in evidenza la debolezza della valuta unica europea quando era ancora in area 1.38. La sensazione è che dopo questo crollo vertiginoso i prezzi possano recuperare qualcosina, grazie alle probabili prese di beneficio dei trader che hanno optato per le scommesse short dopo l’apertura delle borse europee. Non è da escludere un rimbalzo fino in area 1.3750, anche se il target per le prossime ore è compreso tra 1.3650 e 1.36. Pesante la discesa anche per EUR/JPY che ha perso il supporto di 106.50.
Sul Forex, nonostante un ottimo avvio con l’inizio delle contrattazioni in Europa, la sterlina ha perso colpi contro dollaro tanto che il cable è tornato a 1.60 perdendo oltre 100 pip in meno di due ore. Il cable sembra essere meno nell’occhio del ciclone rispetto all’euro, ma il sentiment negativo potrebbe contagiare anche la sterlina e riportare le quotazioni al di sotto di 1.60 alla fine di questa seduta. Vendite anche sulle commodity, in particolare l’oro è tornato in area 1780$ mentre il petrolio Wti è sceso fino a 95.5$ al barile.
