Home > Altro > Archivio > Forex: Euro, proseguono le vendite. Tonfo per la Sterlina
Forex: Euro, proseguono le vendite. Tonfo per la Sterlina
martedì 18 ottobre 2011, di
Wall Street ha aperto in calo in scìa all’andamento delle borse europee, che hanno comunque provato a rimbalzare nelle ultime ore. Tuttavia, il sentiment negativo sembra poter continuare a dominare la seduta soprattutto dopo la trimestrale di Goldman Sachs che ha evidenziato una perdita peggiore di quella preventivata dagli analisti. Sul Forex il cross euro/dollaro, respinto poco sotto 1.3730, cioè sui livelli della Ema200 a 4 ore (ex supporto ora resistenza dinamica), è tornato a scendere con convizione e ormai non siamo poi così lontani dal test dei bottom intraday. In caso di perdita definitiva di area 1.3650, la discesa delle quotazioni potrebbe subire una forte accelerazione con target a 1.3550 prima e 1.35 poi. Anche euro/yen è tornato a scendere con decisione ed è molto vicino ai minimi di giornata posti poco sotto 104.80. Qui il target di questa discesa dovrebbe essere 104. Sul Forex non si ferma il trend ribassista della sterlina, che comunque aveva mostrato un buon recupero dai minimi intraday tornando in area 1.5750 contro dollaro. Il cable ha accelerato nuovamente al ribasso dopo l’apertura di Wall Street fin sotto 1.5670. Siamo ormai su una zona di supporto molto importante nel breve periodo: in caso di breakout ribassista anche di 1.5660-50, i prezzi dovrebbero spingersi fino a 1.5550 tra oggi e domani. Il clima di avversione per il rischio ha decretato anche un deciso calo per le quotazioni dell’oro, ormai considerato dagli investitori un asset speculativo dopo il raggiungimento di livelli effettivamente esagerati (quasi 2.000 dollari l’oncia). Il metallo giallo è sceso sotto 1630$/oz e il prossimo obiettivo dovrebbe essere il ritorno in area 1600$/oz. Pesante discesa anche per l’argento che è sceso fin sotto 30.5$ l’oncia. Tra le commodity tiene leggermente meglio il petrolio Wti, ma c’è il rischio che le quotazioni possano subire una brusca accelerazione al ribasso in caso di perdita del supporto di area 85.5$ al barile: in questo caso ci si potrebbe aspettare un ritorno a 84.5$/bl prima e 83$/bl poi.
