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Forex: Euro in ripresa dopo l’asta dei BoT italiani
giovedì 10 novembre 2011, di
Bel rimbalzo per le borse europee dopo la difficile giornata di ieri. In particolare sale con grande forza l’indice azionario italiano FSTE MIB che è arrivato a guadagnare più del 3% questa mattina. Il sentiment generale è migliorato dopo l’asta dei BoT a 12 mesi, che ha visto una domanda in aumento rispetto all’asta precedente anche se il rendimento è balzato al 6,09% (un valore più basso rispettoai top toccati ieri sul mercato secondario) dal 3,58%, cioè ai massimi dal 1997. Tuttavia, lo spread tra Btp e Bund è in calo a 520 punti dopo che ieri era stato raggiunto un top storico a 575 punti.
Intanto, il vice presidente della Commissione europea, Olli Rehn, responsabile di affari economici e dell’euro, ha dichiarato che la scadenza media dei bond italiani risulta di 7 anni ed un aumento dell’1% dei rendimenti si tradurrebbe in maggiori costi pari a circa lo 0,2% del Pil ed un impatto negativo sul Pil dell’1% nell’arco di 3 anni. La Commissione Ue ha evidenziato che la recessione per l’Europa è molto vicina, inoltre sono state tagliate le stime di crescita per il prossimo biennio.
Sul Forex anche l’euro è rimbalzato con grande forza dopo aver trovato un supporto di breve in area 1.3480 contro dollaro americano.Il cambio EUR/USD ha raggiunto 1.3644, mentre EUR/JPY si è spinto fino a 105.87 dai bottom intraday di 104.72. Sul Forex la volatilità è scesa molto rispetto a stamattina, ma la sensazione è che nelle prossime ore possa avvenire un nuovo incremento dell’attività degli operatori dopo la pubblicazione di alcuni market mover americani (bilancia commerciale e sussidi per la disoccupazione) e a seguito dell’apertura di Wall Street. Il cambio euro/dollaro potrebbe aver già toccato un top di brevissimo periodo e in ogni caso ha già raggiunto una importante zona di resistenza.
Sempre sul Forex appare in ripresa anche la sterlina, che ha messo in piedi un mini-rally rialzista contro dollaro dopo la decisione della Bank of England di mantenere invariati i tassi allo 0,5% e il programma di acquisto di titoli a 275 miliardi di sterline. Tra le commodity poco volatile l’oro che si muove tra area 1555$ e 1770$ l’oncia. Interessante movimento rialzista anche per il petrolio Wti che ha superato anche 97.5$ al barile.
