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Forex: Euro/Dollaro torna sotto 1,2450. Draghi non esclude l’acquisto di titoli di stato
martedì 18 novembre 2014, di
Nel corso di un’audizione di fronte alla Commissione per gli Affari economici e monetari del Parlamento europeo, Mario Draghi ha ammesso che la crescita nell’area euro è tornata a indebolirsi dopo l’estate e ora ci sono maggiori rischi al ribasso per l’economia. L’Eurotower è stata così costretta ad abbassare le stime su pil e inflazione per il prossimo biennio. Secondo il governatore della BCE, l’economia dell’Eurozona potrebbe risollevarsi più rapidamente del previsto solo se i governi nazionali riuscissero a implementare le riforme strutturali promesse dopo lo scoppio della crisi dei debiti sovrani.
Draghi ha ricordato che la politica monetaria ha fatto già abbastanza. Le misure adottate finora, come l’acquisto di covered bond e di asset-backed securities, avranno un impatto significativo sul bilancio della BCE e già ora stanno migliorando la trasmissione del credito. Il banchiere italiano ha aggiunto che il Consiglio Direttivo dell’Eurotower è unanime nell’utilizzo di misure monetarie non convenzionali, che includono l’acquisto di titoli di stato, qualora le misure finora decise non producessero gli effetti sperati.
Draghi ha ricordato che l’euro resta irreversibile e che la BCE farà tutto ciò che è in suo potere per preservarlo. Tuttavia, rispondendo alla domanda di un eurodeputato del MoVimento 5 Stelle sulla possibile uscita di uno dei paesi membri dall’euro, il banchiere italiano ha sottolineato che “la BCE non ha alcun potere legislativo per obbligare i paesi membri a stare nell’euro o a lasciarlo”. Sui mercati internazionali la moneta unica ha subito perso valore dopo le parole di Draghi. Il tasso di cambio euro/dollaro, che ieri mattina si era spinto fino in area 1,2580, è crollato fin sotto 1,2450, mettendo nuovamente nel mirino i minimi di inizio mese di area 1,2360.