Forex: EUR/USD resta in area 1.3750 dopo le parole di Draghi

Nel corso della sua prima conferenza stampa, che ha fatto seguito alla decisione della BCE di tagliare i tassi di interesse di 25 bp all’1,25%, il neo governatore Mario Draghi ha dichiarato che i paesi europei più colpiti dalla crisi del debito dovranno attuare misure aggiuntive, ricordando che la stabilità finanziaria è di competenza dei singoli paesi mentre la BCE non può intervenire come prestatore di ultima istanza. L’istituto centrale europeo continuerà comunque ad erogare liquidità alle banche maggiormente in difficoltà. Draghi ha posto particolare enfasi sulla questione greca, senza approfondire molto la crisi dell’Italia, ritenendo anche esagerati i movimenti sugli spread dei titoli di stato.

Wall Street prosegue in rialzo con il Dow Jones che guadagna un punto percentuale. Molto bene le borse europee, in particolare Milano sale di oltre il 3% mentre Francoforte e Parigi guadagnano tra il 2,8% e il 2,9% a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni. Sul Forex l’euro ha perso terreno agli inizi della conferenza stampa di Draghi, tornando così sui supporti di breve periodo. Il cross EUR/USD è sceso nuovamente in area 1.3660 ma da qui è rimbalzato con decisione fino a 1.3790 circa. Tuttavia, l’area di resistenza che parte da 1.38, fino a 1.3820-30, sembra davvero un muro invalicabile al momento per cui nelle prossime ore potremmo attenderci una nuova discesa del cambio con un nuovo test del supportone di area 1.3650-60. Più o meno gli stessi movimenti sono stati riscontrati sul cambio EUR/JPY, ora poco sopra 107.10, che era sceso fino al test del supporto di area 107.50-60.

Sul Forex è in difficoltà anche il cambio GBP/USD che per ora resta a galla grazie al supporto di area 1.5950. Tuttavia, in caso di breakout ribassista di questi livelli, i prezzi dovrebbero approfondire al ribasso fino a 1.59 prima e 1.5870 poi. Tra le commodity continua il buon momento dell’oro, non lontano dai top intraday di 1766$ l’oncia. Acquisti anche sul petrolio Wti, ora in area 93.5$/bl, che ha superato i 94$ ma senza riuscire a effettuare il breakout decisivo della major resistence area di 94.5$ al barile.