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Forex: Draghi spinge l’euro a 1,33 dollari, in attesa dei non-farm payrolls

venerdì 7 giugno 2013, di Nicola D’Antuono

La giornata di ieri sul forex è stata caratterizzata da un improvviso sell-off del dollaro americano, che è crollato contro tutte le valute più importanti. Nella giornata della Bce il cambio euro/dollaro ha messo il piede sull’acceleratore, spingendosi fino a 1,33 sui livelli più alti da oltre tre mesi. Ieri Mario Draghi ha fatto intendere che l’Eurotower sta ancora discutendo sulle strategie di politica monetaria da attuare nei prossimi mesi.

Il banchiere italiano ha deluso i mercati, in quanto ha dato l’impressione che la Bce non sia ancora pronta ad agire nel breve termine. L’istituto monetario europeo ha lasciato i tassi di interesse allo 0,5% e quello sui depositi allo 0%. Draghi ha dichiarato che si è discusso della possibilità di portare i tassi sui depositi Bce su valori negativi, per liberare la liquidità delle banche commerciali e spingerla verso le piccole e medie imprese.

Per Draghi, che ha tagliato le stime sul pil dell’area euro a -0,6% nel 2013 (da -0,5% su base annua), il problema più urgente è stimolare il credito. La soluzione degli Abs (cartolarizzazione di crediti) appare complessa, mentre sembra possibile una nuova Ltro. Intanto sul forex l’euro continua a macinare guadagni sul dollaro americano, in attesa della pubblicazione del dato sui non-farm payrolls Usa atteso per oggi pomeriggio (ore 14.30).

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