Home > Altro > Archivio > Forex: Bank of Japan, aspettative sul prossimo intervento
Forex: Bank of Japan, aspettative sul prossimo intervento
martedì 18 settembre 2012, di
Massima attenzione dei mercati sulla Bank of Japan, attesa per intervenire in risposta alle nuove misure introdotte da BCE e Federal Reserve.
La Banca Centrale Europea ha promesso interventi decisi per salvare l’Euro. La Federal Reserve ha annunciato il terzo round di quantitative easing che durerà a tempo indeterminato, fino alla ripresa economica. A febbraio prima, e ad aprile poi, la Bank of Japan ha aumentato i programmi di acquisto titoli: sarà la nuova protagonista di questo settembre da banche centrali?
A questo punto, l’attenzione si concentra sulla giornata di domani, durante la quale si attende di conoscere l’esito del meeting di due giorni. Domani, infatti, assisteremo alla conferenza stampa e alle dichiarazioni ufficiali di politica monetaria della Bank of Japan.
Il punto della situazione
Il Governo Giapponese ha abbassato le stime sull’economia per due mesi consecutivi. La crescita, nel trimestre tra aprile e giugno è stata decurtata allo 0.7%, la produzione industriale (attesa in crescita del 1.7% a luglio) è scesa al 1.2%. L’indice manifatturiero PMI è sceso al minimo storico di 17 mesi.
La pressione politica è in aumento. Al momento, l’opposizione è riuscita a bloccare le vendite di titoli di stato al fine di forzare le elezioni anticipate, a seguito di quel complicato passaggio segnato dall’aumento sulla tassa delle vendite al dettaglio. Tutti i partiti politici riportano come obiettivi sui loro manifesti la fine della deflazione.
Intervento sullo Yen: è possibile?
E’ importante comprendere che le decisioni di intervento sullo Yen spettano al Ministero delle Finanze e non alla sola Bank of Japan. Così, seppure la BoJ è responsabile della vendita dello Yen e dell’acquisto dei Dollari, non è l’organo in grado di decidere se e dove intervenire (decisione che spetta al ministero delle Finanze). A questo punto diventa improbabile l’intervento a partire da domani.
L’ultimo intervento giapponese sul mercato USD/JPY è stato nel novembre 2011, per abbassare la pressione esercitata dallo Yen sul Dollaro, pressione che a sua volta influenzava il settore delle esportazioni, la linfa vitale del Giappone. Il problema oggi è che la forza dello Yen è dettata da fattori esterni, non inteni, ovvero: se la Bank of Japan decidesse di vendere più Yen, questo non cambierebbe il fatto che gli investitori non vogliono acquistare il Dollaro.
La linea dello scorso intervento della Bank of Japan era tra il 75.5 ed il 76.50, dunque diciamo la zona del 76. Il Ministero delle Finanze ha permesso la caduta del USD/JPY fino alla linea del 77, dunque ciò implica che al di sopra della linea del 77 non ci saranno interventi. Ad ogni modo, se la coppia scendesse al di sotto del 77 il rischio di intervento aumenterebbe in maniera esponenziale.
Aspettative sulla BoJ
Anziché intervenire, la Bank of Japan potrebbe allentare le politiche monetaire. Dato il recente deterioramento delle condizioni economiche, evidenziato dai dati e dato il rallentamento generale della crescita, è molto probabile che la BoJ intensifichi il programma di acquisto titoli. Molti economisti sostengono che l’intervento della BoJ avvenga per ottobre, guadagnando così il tempo di valutare le reazioni dei mercati al QE3 3 alle politiche della BCE. Se la Bank of Japan scegliesse l’allentamento, allora la coppia USD/JPY salirebbe ancor più in alto. Anche se la banca centrale non dovesse intervenire, si attendono comunque stime a ribasso sulle esportazioni e sull’assetto economico attuale.