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Fitch Rating: l’Italia è sottoposta a black-out informativo

mercoledì 14 novembre 2012, di Michael Stagnitto

L’Italia è stata sottoposta al black-out informativo da parte dell’agenzia internazionale di rating Fitch.

A diffondere la notizia è stata la stessa Fitch, la quale attribuisce l’accaduto alle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla procura di Trani, contro due suoi dirigenti (e cinque di S&P) per gravi manipolazioni del mercato.

Una mossa che Fitch definisce "senza precedenti e priva di ogni fondamento", dato che l’operato dell’agenzia concernete informazioni sull’Italia non differisce da quello standard utilizzato per valutare economie diverse da quella italiana.

L’Italia diverrà invisibile agli occhi di Fitch

L’importante agenzia di rating espanderà il black out su gran parte delle comunicazioni concernenti il mercato, nella fattispecie sui rating e le emissioni italiane, oltre che sulle conferenze, le teleconferenze e su analoghi incontri in Italia o che vertano sull’Italia.
Dunque, un vero e proprio "silenzio stampa" che sembra spingere l’agenzia a non limitarsi soltanto a questo: "Se Fitch non riceve adeguate assicurazioni che questo tipo di incidente non si ripeterà, potremmo riconsiderare il futuro delle nostre attività in Italia".

Standard & Poor’s e Fitch accusate di aver manipolato il mercato

Il potere che le Agenzie di rating hanno sull’andamento del mercato, attraverso la manipolazione positiva o meno del sentiment degli investitori, è di certo un fatto che non è possibile trascurare. Non a caso la procura di Trani, attraverso il suo operato, ha voluto ridimensionare il potere in mano alle agenzie di rating.

La procura di Trani è intervenuta accusando le agenzie di rating Standard & Poor’s e Fitch di aver manipolato il mercato diffondendo informazioni distorte, se non addirittura falsate in merito all’"affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano".

L’operato delle agenzie sarebbe avvenuto in modo da "disincentivare l’acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il loro valore".
Per questo, la procura di Trani, dopo aver chiuso l’inchiesta sulle multinazionali americane chiamate ad analizzare la solidità finanziaria di uno Stato, ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone, figure all’apice delle agenzie.

S&P assicura di voler continuare il proprio compito in Italia

La Fitch ha risposto in maniera del tutto differente da quella di S&P, che aveva ritenuto le accuse infondate e aveva affermato che le metodologie da loro utilizzate sono "pubbliche, trasparenti e applicate in modo coerente in tutto il mondo".
Al contrario della Fitch, la S&P ha assicurato la prosecuzione per quanto riguarda i giudizi sullo stato italiano.

S&P ha aggiunto che avrebbe continuato a svolgere il proprio "compito senza alcun timore o favoritismo nei confronti di investitori, emittenti di debito o ogni altro soggetto terzo, e a difendere le nostre azioni, la nostra reputazione e quella delle nostre risorse".

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