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Financial Times: Fiat – Chrysler, quotazione sul NYSE entro l’anno
giovedì 2 gennaio 2014, di
La casa automobilistica Fiat – Chrysler punta a quotarsi sul listino di New York entro l’anno, sottolineando così la progressiva affermazione del gruppo come organizzazione con base negli Stati Uniti. Questa sarbbe la volontà dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, fautore della completa fusione dell’azienda USA con il suo pertner italiano.
L’accordo era molto atteso e ieri Fiat ha annunciato che acquisterà il 41.5% di Chrysler che non possiede ancora dal fondo Veba per un totale di 4,350 miliardi di dollari.
Il completamento dell’accordo arriverà il 20 gennaio e sarà seguito da una ristrutturazione totale della struttura aziendale in linea con la sua impronta globale, dicono fonti bancarie. Metà dei volumi combinati di Fiat – Chrysler derivano dal Nord America.
Le stesse fonti sostengono che CNH Industrial, consociata di Fiat – Chrysler, potrebbe essere il giusto modello da seguire per creare una governance e una struttura aziendale totalmente integrata tra Fiat e Chrysler. Nato da Fiat, il gruppo attivo nel settore dei capital goods è registrato in Olanda, quotato a New York, con una quotazione secondaria a Milano e il domicilio fiscale nel Regno Unito.
L’annuncio di Fiat ha fatto salire il titolo del 16% a 6,92 euro, il più grande rialzo intraday dal 2009. Le azioni hanno guadagnato il 57% nel 2013.
Max Warburton, un analista di Bernstein Research, ha detto che i costi e il finanziamento dell’accordo sono stati molto più favorevoli per Fiat di quanto i mercati si aspettassero. “Con questo affare Fiat si assicura un futuro di successi operativi e finanziari”, ha aggiunto.
Fiat, che possedeva già il 58.5% di Chrysler, quando l’accordo sarà concluso, pagherà al fondo 1.750 miliardi in contanti. Chrysler contribuirà per 1.9 miliardi attraverso uno speciale dividendo che completerà la transazione per il restante 41.5%.
Chrysler verserà inoltre a Veba 700 milioni in quattro rate annuali, la prima delle quali sarà saldata alla chiusura dell’accordo. Fiat ha inoltre annunciato che non avrà bisogno di nessun aumento di capitale per completare l’affare. Il debito netto di Fiat – Chrysler salirà a 10 miliardi di euro, escludendo i contributi pensionistici, ha sottolineato Philip Watkins, analista di Citigroup.
Una persona vicina a Sergio Marchionne ha poi dichiarato che la fusione totale di Fiat – Chrysler potrebbe portare all’emissione di un’obbligazione convertibile nella regione insieme al lancio sul NYSE allo scopo di alleggerire il livello di indebitamento.
La fusione delle due società incorona così gli anni di lavoro di Sergio Marchionne ed evidenzia le sue capacità imprenditoriali. Una persona informata sui fatti predice che il piano triennale sarà presentato in primavera e potrebbe essere l’ultimo piano da lui concepito per il gruppo.
Fonte: Financial Times