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Fiat: rimandato il verdetto su Veba. Rallenta il processo di fusione con Chrysler, ma il titolo vola a Piazza Affari
lunedì 24 giugno 2013, di
La tempistica per le operazioni di fusione con Chrysler potrebbe allungarsi più del previsto a causa del tanto atteso verdetto sul fondo Veba che tarda ad arrivare. Il giudice del Delaware infatti avrebbe dovuto pronunciarsi prima dell’estate sul prezzo delle azioni mancanti a Fiat per la completa acquisizione di Chrysler. Ma secondo fonti vicine all’agenzia Bloomberg, il giudice del Delaware, Donald Parsons potrebbe decidere di non emettere alcun verdetto sul prezzo delle azioni e avviare a riguardo un verso e proprio dibattimento.
In un’intervista all’agenzia americana Charles Elson, direttore del centro di Corporate Governance all’Università del Delaware, presenta come probabile la possibilità di un dibattimento in cui testimoni ed esperti possano entrare nella questione interpellati dalle due parti in causa.
La vertenza di Fiat
Il contenzioso riguarda il 3,32% di Chrysler ancora in possesso del fondo Veba e che Fiat ha l’opzione per comprare. Il problema è che le parti sono molto distanti sulla stima del valore delle azioni: 4,2 miliardi di dollari per la Veba, meno di 2 miliardi per il Lingotto. il nodo principale della questione riguarda il calcolo dell’indebitamento di Chrysler, uno dei fattori considerati nel calcolo del valore delle azioni. Secondo il fondo Veba, fondo fiduciario gestito dal sindacato Uaw che gestisce l’assistenza sanitaria ai pensionati Chrysler, la formula non deve prendere in considerazione il bond da 4,2 miliardi di dollari emesso nel 2009 a favore del fondo stesso.
Secondo Larry Hamermesh, professore alla Widener University specializzato in diritto societario del Delaware, un dibattimento "è lo scenario più probabile e potrebbe far slittare la decisione finale fra nove e dodici mesi". Questa possibilità metterebbe però a rischio la tempistica pensata da Marchionne per la fusione tra Fiat e Chrysler e lo sbarco a Wall Street del Lingotto.
Linea di credito e variazione del capitale sociale
Intanto Marchionne è occupato su diversi fronti con istituti di credito. Da una parte si tratta della firma per una linea di credito revolving da 2 miliardi di euro per sostituire una corrispondente con scadenza luglio 2014. dall’altra parte c’è la Chrysler impegnata a rinegoziare i termini di prestiti bancari per circa 3 miliardi di dollari accesi nel 2011, con l’obiettivo di ridurne il costo e soprattutto di rimuovere parte dei vincoli al trasferimento di fondi tra Chrysler e Fiat.
Intanto nei giorni scorsi Fiat ha annunciato l’aumento del capitale sociale di circa 280mila euro per effetto dell’esercizio di stock option:
la nuova composizione del capitale sociale Fiat Spa, la cui attestazione ex articolo 2444 c.c. è stata depositata in data 19 giugno 2013, riporta l’emissione di n. 79.375 nuove azioni a seguito di esercizi di stock option
precisa la Fiat in una nota.
Il titolo a Piazza Affari
Buona giornata intanto per Fiat a Piazza Affari che si colloca in vetta al FTSE MIB guadagnando l’1,56%. Il titolo sta navigando ora molto meglio del mercato, che si è indebolito soprattutto dopo l’uscita dell’indice IFO tedesco. A sostenere le azioni di Fiat, in realtà, contribuiscono alcune ricoperture, dopo la chiusura pesante di venerdì scorso, quando Fiat aveva annunciato il rinnovo della linea di credito revolving triennale. Andamento lievemente peggiore per la Fiat Industrial, che lima lo 0,24%, in vista dello sbarco a Wall Street.