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Fiat-Chrysler: firma definitiva. Ecco costi e interrogativi dell’acquisizione
mercoledì 22 gennaio 2014, di
Fiat ha ufficialmente firmato l’accordo con Veba per l’acquisizione del 41,46% mancante di Chrysler. Il Lingotto è adesso proprietario del 100% dell’azienda statunitense.
Grande entusiasmo ai piani alti di Fiat, ma manifestazioni di fiducia arrivano anche da parte dei sindacati. Secondo il segretario generale della Uil Angeletti, "l’operazione Fiat-Chrysler è un’operazione importante e positiva anche per l’Italia. Presupposto perché il futuro sia positivo anche per i nostri stabilimenti, per fare investimenti in Italia e produrre auto in Italia."
Ormai da anni si parla e si scrive dell’acquisizione di Chrysler da parte di Fiat e della quotazione in borsa a New York sempre auspicata da Sergio Marchionne. Il processo di integrazione è stato lungo e non privo di colpi di scena. Il problema più grosso che il Lingotto ha affrontato è stato lo scontro con il fondo Veba per la determinazione del prezzo delle azioni Fiat.
Ma alla fine, "tutto è bene quel che finisce bene" e adesso è il momento di guardare avanti e di risolvere le questioni attinenti all’acquisizione. A questo proposito è molto atteso il consiglio di amministrazione del 29 gennaio quando si deciderà del nome della nuova società, dove situare la sua sede e altre questioni importanti legate alla produzione.
Costi dell’operazione
Per l’acquisizione del 41,46% di Chrysler il fondo Veba ha incassato 3,650 miliardi di dollari. 1.750 miliardi erogati direttamente da Fiat, una somma inferiore rispetto alla richiesta iniziale del fonde Veba. E i restanti 1,9 miliardi di dollari arrivati da Chrysler in seguito all’erogazione di un dividendo straordinario interamente incassato dal fondo.
A tutto questo si aggiunge un ulteriore pagamento di 700 milioni di dollari a Veba da suddivide in 4 rate. Insieme alla firma dell’accordo infatti, "Chrysler Group, la International Union, United Automobile, Aerospace and Agricultural Implement Workers of America hanno sottoscritto un Memorandum d’Intesa ai sensi del quale sono previste ulteriori contribuzioni da parte di Chrysler Group al Veba Trust per un importo complessivo pari a 700 milioni di dollari in quattro quote paritetiche pagabili su base annua."
La prima di queste 4 quote è stata versata nel corso del perfezionamento dell’acquisizione delle quote mancanti da parte di Fiat.
Consiglio di amministrazione
Il 29 gennaio prossimo si terrà l’attesissimo consiglio di amministrazione di Fiat-Chrysler nel corso del quale si prenderanno importanti decisioni circa il futuro aziendale.
Marchionne in un’intervista di qualche settimana fa a Repubblica ha parlato della quotazione in borsa di Fiat, annunciando che la società punta a quotarsi a New York, dove c’è un accesso più facile ai capitali. L’ad Fiat ha anche smentito più di una volta l’aumento di capitale, auspicando una misura più adatta come un possibile convertendo.
Per quanto riguarda il nome e la sede della nuova holding dovremmo aspettare il consiglio del 29 gennaio. Ma è probabile che il nome della nuova società contenga sia il nome Fiat che Chrysler.