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Fiat Chrysler Automobiles: sede in Olanda, fisco inglese e borsa di New York. "Arrivederci Italia"
mercoledì 29 gennaio 2014, di
Da oggi in poi chiamatela Fiat Chrysler Automobiles. Questo è il nome scelto questo pomeriggio, nel corso del consiglio di amministrazione della nuova holding.
Il board di oggi era atteso da settimane. Da quando è stata portata a termine la trattativa con il fondo Veba per la quota mancante a Fiat per il raggiungimento del 100% di Chrysler. Il consiglio di amministrazione di oggi, il primo della nuova holding, ha preso decisioni fondamentali per il futuro dell’azienda. Nome, logo, sede fiscale, sede legale e quotazione sono stati gli argomenti principali del board di questo pomeriggio presieduto da Jonh Elkann e guidato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Da sottolineare le rassicurazioni dei vertici Fiat sulle attività della nuova azienda: “proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali.”
Il nome
E’ un comunicato diffuso al termine del consiglio di amministrazione ad informare sul nuovo nome stabilito dai vertici Fiat. La scelta è ricaduta su un acrononimo che, come annunciato nelle settimane scorse, è formato dai nomi delle due società più la A di Automobiles, la loro vocazione.
"L’uso di un acronimo- spiega il comunicato- aiuta a stemperare i legami col passato, senza reciderne le radici e al tempo stesso contribuisce a definire l’approccio globale del gruppo”. Il nuovo logo quindi sarà composto da tre lettere FCA: “un nome adatto all’internazionalità del mercato contemporaneo”, ma fanno notare i più maliziosi, un pò meno a quello italiano.
Sede Legale
La sede legale è stata fissata in Olanda, confermando le indiscrezioni della vigilia. Secondo Repubblica.it questa scelta gioverebbe soprattutto alla famiglia Agnelli in grado di controllare la società anche se in possesso di meno del 30% della Fiat. Ad Amsterdam infatti possono sfruttare il maggior peso riconosciuto in assemblea ai soci con un quota importante in una delle due società, cosa impossibile per le leggi italiane sull’Opa.
Sede fiscale
La sede fiscale della FCA sarà la Gran Bretagna. Tale decisione precisa il Lingotto non avrà effetti sull’imposizione fiscale a cui resteranno soggette le varie società del gruppo operanti in alltri paesi. Ma la scelta di Londra come sede fiscale si spiega con i vantaggi che il sitema inglese accorda a chi matura dividendi all’estero. Anche la nuova Fiat trarrà giovamento dalla tassazione inglese sui dividendi, più vantaggiosa rispetto a quella italiana.
Quotazione e New York
La notizia della quotazione a New York è la meno inaspettata della giornata. Marchionne non ha mai nascosto l’interesse per la piazza statunitense nella quale auspica di debuttare già entro ottobre 2014: “Speriamo di arrivare alla quotazione a New York entro il primo ottobre, stiamo lavorando".
Come accade per Cnh la quotazione di Milano resterà come quotazione secondaria del gruppo.
I vertici Fiat
Molta soddisfazione per i vertici Fiat. Marchionne commenta così la giornata di oggi: "da cinque anni abbiamo lavorato caparbiamente a questo risultato che è il più importante della mia carriera" aggiungendo che il segreto del successo è stato il tentativo di "trasformare le differenze in punti di forza".
Per il presidente, John Elkann, "questo è il risultato di dieci anni di ricerca per dare a Fiat soluzioni che le assicurassero di avere il proprio posto tra i costruttori".
"Arrivederci Italia"
Le rassicurazioni e l’entusiasmo dei vertici Fiat però non bastano a convincere l’opinione e internazionale. Il quotidiano economico tedesco Handelsblatt titola ”Arrivederci Italia!” e racconta che in Italia “è scoppiato il panico per il timore che parte di Fiat possa essere trasferita all’estero”, anche se “il passaggio è in corso già da tempo: dal 1990 il numero delle vetture prodotte in Italia è crollato da 1,9 milioni ad appena 400mila nel 2012″.